Le morti sul lavoro non sono “fatalità”

Caro Operai Contro, gli operai che lavorando per un padrone perdono la vita, è fuori da ogni dubbio che muoiono per il profitto. Per un pezzo di pane gli operai sono costretti a vendere la loro forza lavoro ad un padrone, che li sfrutta con l’unico scopo di fare profitto per lui e i borghesi che se lo dividono. All’interno del rapporto di lavoro sottomesso al profitto, si possono poi vedere le cause contingenti, le dinamiche, le cause “ultime” in ordine di tempo, entro le quali si verificano “gli infortuni sul lavoro”, compresi quelli gravi, invalidanti e mortali. Le […]
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Caro Operai Contro,

gli operai che lavorando per un padrone perdono la vita, è fuori da ogni dubbio che muoiono per il profitto. Per un pezzo di pane gli operai sono costretti a vendere la loro forza lavoro ad un padrone, che li sfrutta con l’unico scopo di fare profitto per lui e i borghesi che se lo dividono.

All’interno del rapporto di lavoro sottomesso al profitto, si possono poi vedere le cause contingenti, le dinamiche, le cause “ultime” in ordine di tempo, entro le quali si verificano “gli infortuni sul lavoro”, compresi quelli gravi, invalidanti e mortali. Le notizie (quando se ne parla), sono sempre stringate, avvolte in un alone di mistero, come si trattasse di fatalità, o di morti naturali, poi nei giorni seguenti non se ne sa più nulla. Segnalo come esempio il breve flash qui sotto pubblicato da Brescia Today.

I mezzi d’informazione  spacciano la strage di operai per il profitto, come scontate inevitabili sciagure tra uomini liberi, tacciono che sono il frutto del rapporto di lavoro fondato sul profitto tramite sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Questa società va cambiata fin dalle radici. Gli operai con il loro partito devono essere alla testa di questo radicale cambiamento.

Saluti da un affezionato lettore

Brescia Today 31 maggio 2017

OSPITALETTO. Poco prima delle 19 di martedì, un operaio albanese di 39 anni è morto a causa di un improvviso malore (sembra un infarto), mentre lavorava all’interno della fonderia Sider.

Il giovane uomo, residente a Darfo e dipendente di una ditta esterna, stava smontando alcuni macchinari all’interno dell’impianto in dismissione, quando si è improvvisamente accasciato davanti ai colleghi.

Lanciato l’allarme al 112, in azienda si sono precipitate un’ambulanza e un’automedica, ma ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei carabinieri.

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