3 mila euro per non opporsi al licenziamento

Caro Operai Contro, per impedire che gli operai impugnino il licenziamento e sia un giudice a pronunciarsi in merito, il padrone offre a ciascuno dei 21 operai della Elg Building&Tubes di Barghe, 3 mila euro (lordi) di buon’uscita. 3 mila euro per finire in mezzo a una strada licenziati. Forse le commesse sono state dirottate nell’altro stabilimento di Villanuova sul Clisi? Perché il padrone darebbe 3mila euro dal momento che già è arretrato col pagamento dei salari e che le spettanze compreso il Tfr verrebbero rateizzato? Forse è il caso che gli operai facciano sentire la punta degli scarponi […]
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Caro Operai Contro,

per impedire che gli operai impugnino il licenziamento e sia un giudice a pronunciarsi in merito, il padrone offre a ciascuno dei 21 operai della Elg Building&Tubes di Barghe, 3 mila euro (lordi) di buon’uscita. 3 mila euro per finire in mezzo a una strada licenziati. Forse le commesse sono state dirottate nell’altro stabilimento di Villanuova sul Clisi? Perché il padrone darebbe 3mila euro dal momento che già è arretrato col pagamento dei salari e che le spettanze compreso il Tfr verrebbero rateizzato? Forse è il caso che gli operai facciano sentire la punta degli scarponi a chi ha deciso che “indietro non si torna”, e siano loro a prendere l’iniziativa.

Saluti dalla Valsabbia

 

Articolo da Brescia Today

Barghe: Elg Building al capolinea, 21 operai verso il licenziamento

Indietro non si torna: l’azienda pronta a offrire 3000 euro (lordi) di incentivo ai propri operai per non opporsi al licenziamento. Chiude lo stabilimento della Elg Building&Tubes di Barghe

La fine di un’epoca, l’inizio di un incubo per i 21 lavoratori della Elg Building&Tubes di Barghe, in Valsabbia, azienda specializzata nella produzione di attrezzature per l’edilizia (ponteggi, puntelli, sistemi solai, casseforme, sistemi rampanti) e conosciuta anche a livello internazionale. Dal destino purtroppo segnato: niente più ordini, la chiusura è annunciata.

Se ne parla ormai da mesi: la produzione dello stabilimento di Barghe può definirsi conclusa. Continuerà invece lo stabilimento “primario”, quello di Villanuova sul Clisi (dove ha pure sede la società): ad oggi occupa ancora 32 dipendenti.

Ma sono i sindacati a chiedere qualche certezza in più, in una nota firmata dalla Fim Cisl. Mentre nella stessa nota viene annunciato l’accordo che porterà al licenziamento dei 21 operai di Barghe: un incentivo di 3000 euro lordi per la non opposizione al provvedimento, con il vincolo ad accettare alcune condizioni.

Nel dettaglio, l’accordo prevede il pagamento degli stipendi degli ultimi due mesi, le spettanze e il preavviso da corrispondere a rate (per tutta l’estate) e infine il Trattamento di Fine Rapporto, ancora a rate. Indietro non si torna, ormai è deciso.

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