Milano: ‘Insieme senza muri’ ?

Redazione di Operai Contro, si è svolta a Milano la processione di regime,  ‘Insieme senza muri’, In testa al corteo Emma Bonino e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Con loro sotto alla striscione della manifestazione anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Tra le personalità che hanno sfilato, Maurizio Landini il segretario della Fiom, il deputato del Pd Emanuele Fiano. In corteo ha sfilato anche un gommone simbolo del viaggio che affrontano i migranti per arrivare sulle coste italiane. “Con la solidarietà e l’accoglienza – ha detto Sala – ci sarà giustizia”. “Io voglio essere il sindaco di una città […]
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Redazione di Operai Contro,

si è svolta a Milano la processione di regime,  ‘Insieme senza muri’,

In testa al corteo Emma Bonino e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Con loro sotto alla striscione della manifestazione anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Tra le personalità che hanno sfilato, Maurizio Landini il segretario della Fiom, il deputato del Pd Emanuele Fiano. In corteo ha sfilato anche un gommone simbolo del viaggio che affrontano i migranti per arrivare sulle coste italiane. “Con la solidarietà e l’accoglienza – ha detto Sala – ci sarà giustizia”. “Io voglio essere il sindaco di una città – ha continuato – che pensa a crescere e pensa ogni giorno a diventare migliore e più bella, ma questo successo non può che essere associato alla solidarietà”. Il sindaco ha poi spiegato che ci devono essere “diritti per chi arriva e diritti per chi è già qua da tempo – ha concluso – le due cose si possono fare insieme. Da cittadino e da sindaco non vorrei stare in una città troppo cinica che pensa solo a se stessa”.

I politici di regime dimenticano, o fingono di dimenticare, che l’Italia ha un muro naturale che si chiama Mediterraneo. Riportiamo una lettera di un emigrante Nigeriano del 17 aprile 2017

Oltre 600 emigranti morti affogati nel Mediterraneo nei primi tre mesi del 2017

Redazione di operai Contro,

smettiamola di parlare di salvataggi degli emigranti. Nei primi tre mesi del 2017 sono oltre 600 gli emigranti affogati nel mediterraneo.

La colpa è dei padroni e dei politici italiani che non permettono la libera circolazione.

Per i “fortunati” che riescono ad uscire vivi dai lager libici c’è la possibilita di morire annegati

Per gli scampati al muro del Mediterraneo c’è la deportazione  nei centri per il rimpatrio del conte Gentiloni. I CPR sono campi di concentramento italiani

Per gli emigranti che riescono a sfuggire ai CPR ci sono le centinaia di baraccopoli e il lavoro a tre euro,  oppure il lavoro forzato sociale.

Basta finiamola di parlare di salvataggi degli emigranti

Un Nigeriano sopravissuto

 

 

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