Contratti sempre più precari

Caro Operai Contro, i contratti a tutela crescenti dovevano servire secondo il governo Renzi che li aveva introdotti, a mettere fine ai contratti precari, compreso quello a tempo determinato. E’ successo invece il contrario, in un anno le assunzioni a tempo indeterminato sono state più 22mila, mentre i contratti a tempo determinato sono stati più 315.000 e il lavoro precario è una giungla sempre più estesa. Da ricordare inoltre che, il Jobs Act abolendo la giusta causa nel licenziamento, ha reso i nuovi assunti passibili di licenziamento in qualsiasi momento. Mettiamo fine alla giungla del lavoro salariato, dello sfruttamento […]
Condividi:

Caro Operai Contro,

i contratti a tutela crescenti dovevano servire secondo il governo Renzi che li aveva introdotti, a mettere fine ai contratti precari, compreso quello a tempo determinato. E’ successo invece il contrario, in un anno le assunzioni a tempo indeterminato sono state più 22mila, mentre i contratti a tempo determinato sono stati più 315.000 e il lavoro precario è una giungla sempre più estesa. Da ricordare inoltre che, il Jobs Act abolendo la giusta causa nel licenziamento, ha reso i nuovi assunti passibili di licenziamento in qualsiasi momento. Mettiamo fine alla giungla del lavoro salariato, dello sfruttamento intensivo, dei gravosi carichi di lavoro, dei salari da fame, dei licenziamenti, dei precari, dei disoccupati. Organizziamo il Partito Operaio per rimuovere questo sistema sociale che ci porta in rovina.

Saluti da un lettore

 

Allego dal Sole 24 ore del 18/05/17

Continua la frenata dei contratti a tempo indeterminato

Continua a frenare la crescita dei contratti a tempo indeterminato: nei primi tre mesi dell’anno (gennaio-marzo) il saldo tra nuovo rapporti di lavoro stabili attivati, 398.866 (310.004 nuovi contratti, + trasformazioni di contratti a termine, 68mila, e di apprendistati, 20.862) e le 381.329 cessazioni, fa +17.537 nuovi rapporti fissi in più.

Crescono i contratti a termine
I dati arrivano dall’Inps: complice la fine degli incentivi targati Jobs act e una crescita che stenta ad arrivare si sta assistendo a una ripresa dei rapporti a termine: nel settore privato, complessivamente, il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) dei primi tre mesi del 2017 risulta positivo e pari a +379mila. Tale risultato cumula la crescita tendenziale dei contratti a tempo indeterminato (+22mila), dei contratti di apprendistato (+40mila) e, soprattutto, dei contratti a tempo determinato (+315.000, inclusi i contratti stagionali). Queste tendenze sono in linea con le dinamiche osservate nei mesi precedenti. Del resto, anche nelle nuove assunzioni la crescita più robusta è tra i contratti di apprendisti (+29,5%) e tra quelli a tempo determinato (+16,5%). Mentre sono diminuite quelle a tempo indeterminato (-7,6%). In particolare sono cresciute le assunzioni a tempo determinato nei comparti del commercio, turismo e ristorazione (+28,3%) e delle costruzioni (+19,7%). Negli stessi settori si osserva inoltre una crescita anche delle assunzioni in apprendistato (+ 35,8% nel commercio, turismo e ristorazione, + 22,1% nelle costruzioni). Significativa anche la crescita dei contratti di somministrazione (+14,4%).

Crollano le dimissioni, in lieve aumento i licenziamenti.

Guardando alla cessazioni, l’Inps evidenzia come, nel complesso, siano state 1.117.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+6,6%): a crescere sono le cessazioni di rapporti a termine (+12,5%), mentre quelle di rapporti a tempo indeterminato sono leggermente in diminuzione (-2,1%). Con riferimento ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, il numero complessivo dei licenziamenti risulta pari a 143.200, in leggero aumento rispetto al dato di gennaio-marzo 2016 (+2,9%); significativa la contrazione delle dimissioni: -3,5% rispetto a gennaio-marzo 2016. Sulla distribuzione delle cause di cessazione tra licenziamenti e dimissioni, ha significativamente inciso l’obbligo della presentazione on line delle dimissioni, introdotto a marzo 2016.

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.