CONTINUA LA LOTTA CONTRO I LICENZIAMENTI AL PORTO DI NAPOLI

Dopo la mobilitazione fuori ai cancelli SOTECO dello scorso 5 aprile, ieri si è svolto il tavolo d’incontro tra SI Cobas e Autorità Portuale per far luce sulla situazione all’interno di CONATECO e SOTECO, principali Terminal Container del Porto in cui da diversi mesi ė in atto un vero e proprio stillicidion di posti di lavoro, con decine di licenziamenti mascherati da motivi disciplinari ma in realtà mossi solo dalla fame di profitti del patron Pasquale Legora De Feo, il quale solo qualche giorno fa ha licenziato altri 4 dipendenti addettiballa sicurezza in CONATECO. Sostenuta da un presidio di […]
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Dopo la mobilitazione fuori ai cancelli SOTECO dello scorso 5 aprile, ieri si è svolto il tavolo d’incontro tra SI Cobas e Autorità Portuale per far luce sulla situazione all’interno di CONATECO e SOTECO, principali Terminal Container del Porto in cui da diversi mesi ė in atto un vero e proprio stillicidion di posti di lavoro, con decine di licenziamenti mascherati da motivi disciplinari ma in realtà mossi solo dalla fame di profitti del patron Pasquale Legora De Feo, il quale solo qualche giorno fa ha licenziato altri 4 dipendenti addettiballa sicurezza in CONATECO.
Sostenuta da un presidio di solidali all’esterno, la delegazione composta da 3 dei licenziati e dal coordinatore provinciale SI Cobas è stata ricevuta dal presidente Pietro Spirito e il suo stretto collaboratore Ugo Vestri, facendo presente, oltre allo scandalo dei licenziamenti in un’azienda che per ben due anni ha beneficiato degli ammortizzatori in deroga, la situazione assurda della in termini di sicurezza, testimoniata da numerose foto scattate all’interno del magazzino.
Spirito, pur dichiarando che i licenziamenti non sono questione di competenza dell’A.P., ha fatto presente che nei prossimi giorni incontrerà Legora De Feo per verificare il rispetto del piano industriale presentato da quest’ultimo a febbraio, e ha comunicato che a breve verranno attivati di concerto con la Prefettura nuovi protocolli sulla sicurezza all’interno del Porto.

Al di la della timida apertura dell’Autorità Portuale, l’incontro di ieri testimonia che solo l’azione autorganizzata dei lavoratori può aprire una breccia nel muro di omertà e di sfruttamento che colpisce migliaia di lavoratori all’interno del Porto.
Nei prossimi giorni il SI Cobas continuerà ad attivare tutti i canali possibili, legali e di lotta, per non lasciare soli i licenziati e per pretendere il rispetto dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza, e chiederà formalmente l’apertura di un vero tavolo sindacale nel merito con CONATECO E SOTECO.

Contro licenziamenti e sfruttamento: solo la lotta paga!

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