Redazione di Operai Contro,
il Partito Operaio ha scritto:
“Avevano chiesto ai lavoratori dell’Alitalia di suicidarsi e volevano anche il loro consenso.
Azienda, sindacati, governo, tutti uniti per far ingoiare un “accordo” che prevedeva 980 licenziamenti subito e migliaia di altri in prospettiva; il taglio di un terzo del costo del lavoro; la riduzione “media” dell’8% degli stipendi.
Tutto questo per salvare Alitalia? No. I tagli degli stipendi e del personale insieme a un po’ di soldi pubblici, dovevano lavare un po’ la faccia all’azienda per renderla più appetibile da parte di un investitore straniero.
Praticamente una cura dimagrante per incentivare la vendita dell’azienda e far guadagnare miliardi di euro agli azionisti, in aggiunta ai miliardi che sono stati a loro elargiti in questi anni dallo stato.
I lavoratori hanno giustamente bocciato l’accordo a larghissima maggioranza.
I lavoratori dell’Alitalia ci hanno dato una lezione importante.
Ci hanno detto che nonostante i ricatti e le minacce non si possono più sopportare sacrifici sulla nostra pelle.
Ci hanno detto che i nostri rappresentanti sindacali in realtà rappresentano l’azienda e i padroni, perché insieme all’azienda e ai padroni volevano far loro ingoiare un “accordo” che li condannava alla miseria e alla disoccupazione.
Il Partito Operaio ha ragione.
Un lavoratore Alitalia di Linate
dal fattoquotidiano
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