I PIANI DELL’AZIENDA SONO PERICOLOSI PER I LAVORATORI

Nella riunione del 13 Aprile l’azienda ha confermato alla RSU le sue intenzioni sul futuro della fabbrica. In sintesi: – L’azienda ha deciso di interrompere lo sviluppo dell’iniettore XL3.2. Il Direttore ha confermato che il reparto R&D si occuperà solo del “miglioramento continuo” dell’iniettore XL5. – A partire da Settembre sarà avviata la produzione dell’XL5 a bassi volumi con la nuova linea manuale. La progressiva conversione dei volumi XL3.1 in XL5 ad oggi non è assolutamente un fatto scontato perché dipenderà dall’acquisizione di nuovi clienti. Continuiamo a pensare che questi piani presentino per i lavoratori diversi pericoli e criticità, […]
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Nella riunione del 13 Aprile l’azienda ha confermato alla RSU le sue intenzioni sul futuro della fabbrica. In sintesi:
– L’azienda ha deciso di interrompere lo sviluppo dell’iniettore XL3.2. Il Direttore ha confermato che il reparto R&D si occuperà solo del “miglioramento continuo” dell’iniettore XL5.
– A partire da Settembre sarà avviata la produzione dell’XL5 a bassi volumi con la nuova linea manuale. La progressiva conversione dei volumi XL3.1 in XL5 ad oggi non è assolutamente un fatto scontato perché dipenderà dall’acquisizione di nuovi clienti.

Continuiamo a pensare che questi piani presentino per i lavoratori diversi pericoli e criticità, tanto più dopo il comunicato della maggioranza della RSU, dove è evidente la sua disponibilità alle richieste dell’azienda di aumentare i ritmi di lavoro e tagliare le pause e la sua sottomissione alle minacce di chiudere e licenziare.

In pratica:
– l’allestimento della nuova linea sarà l’occasione per l’azienda per cambiare sistematicamente l’organizzazione del lavoro aumentando ancora i ritmi di lavoro e tagliando le pause;
– il reparto R&D, tutto da “riorganizzare”, potrebbe trovarsi tra pochi mesi senza obiettivi definiti, con tutte le prevedibili conseguenze sull’occupazione, in termini sia di numeri che di stabilità.

Questi problemi si aggiungono alle forzature degli ultimi mesi su pause e ritmi di lavori, all’arbitrio sulle ferie e sul lavoro interinale, al blocco del premio aziendale.
Su tutti questi punti bisogna riprendere la discussione nelle assemblee dei lavoratori per respingere le pretese dell’azienda, definire rivendicazioni chiare e unificanti e sostenerle con adeguare iniziative di sciopero.

19 aprile 2017

  1. Cini, G. Garzella, M. Ruffa

area “Sindacatoaltracosa”

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