Dimesso dall’ospedale muore nel parcheggio

Caro Operai Contro, due avvisi di garanzia per il personale che ha preso in consegna Giovanni Battista Decimo, al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Merate (Lc), morto appena uscito dal Pronto soccorso. In questo modo tutte le responsabilità si scaricano sull’ultimo anello della catena. Medici, paramedici e infermieri, diventano così il parafulmine dei drastici tagli alla Sanità. Non è una difesa d’ufficio del personale medico e paramedico, che come tutti gli umani potrebbero anche sbagliare, ma una triste constatazione che in questo modo, si assolvono in partenza i veri responsabili, che sono i tagli alla Sanità, dei governi Gentiloni, Renzi […]
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Caro Operai Contro,

due avvisi di garanzia per il personale che ha preso in consegna Giovanni Battista Decimo, al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Merate (Lc), morto appena uscito dal Pronto soccorso. In questo modo tutte le responsabilità si scaricano sull’ultimo anello della catena. Medici, paramedici e infermieri, diventano così il parafulmine dei drastici tagli alla Sanità. Non è una difesa d’ufficio del personale medico e paramedico, che come tutti gli umani potrebbero anche sbagliare, ma una triste constatazione che in questo modo, si assolvono in partenza i veri responsabili, che sono i tagli alla Sanità, dei governi Gentiloni, Renzi e predecessori.

Un lungo elenco di tagli alla Sanità di cui ricordo solo: ospedali chiusi, altri ridimensionati, reparti chiusi, pazienti morti in corsia, Pronto soccorso aperti solo di giorno, malati curati sul pavimento, ecc. ecc. Più tutta una casistica compresi esami di routine che adesso sono a pagamento. Tutto ciò viene scaricato su “due avvisi di garanzia”. Lorenzin ministro della Salute potrà ancora promettere vaccini gratis, mentre la distruzione della Sanità pubblica prosegue impunita, gli ultimi devastatori in ordine di tempo sono i governi Renzi e Gentiloni.

Saluti da un lettore

 

Tratto da L’Eco di Bergamo

È successo venerdì 10 marzo all’ospedale Mandic di Merate. Giovanni Battista Decimo, settantunenne di Caprino Bergamasco, è stato trovato senza vita nel parcheggio della struttura sanitaria pochi minuti dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso.

Due avvisi di garanzia per la morte di Giovanni Battista Decimo, il settantunenne di Caprino Bergamasco, trovato senza vita nel parcheggio dell’ospedale Mandic di Merate dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso nella serata di venerdì 10 marzo.

L’autopsia, disposta dal pubblico ministero Silvia Zannini, che ha affidato l’incarico a un medico legale e a uno specialista in otorinolarigoiatria esterni all’Asst, si è svolta nella sala predisposta all’interno del San Leopoldo Mandic. Prima dell’inizio dell’esame, i familiari, e in particolare le due figlie Giusi e Laura, sono stati chiamati al triste rito del riconoscimento della salma. Anche i parenti, parte offesa, hanno nominato un consulente, oltre che un avvocato.

Quindi, i medici hanno effettuato l’esame che è partito da tutta una serie di quesiti specifici richiesti dal pubblico ministero. Tra le tante domande alle quali gli accertamenti, che hanno richiesto circa un paio d’ore, dovranno rispondere c’è anzitutto quella riguardante il riposizionamento della valvola fonatoria e il suo eventuale collegamento con il decesso, avvenuto una ventina di minuti dopo le dimissioni del pronto soccorso. Un’altra domanda dovrebbe riguardare eventuali problemi cardiaci dell’anziano, non riscontrati durante la visita effettuata al pronto soccorso. «Per il momento – ha commentato la figlia Laura Decimo, che ha atteso la conclusione dell’esame all’esterno della sala dell’ospedale – non è emerso nulla. Speriamo di sapere qualcosa nei prossimi giorni, parlando anche con il consulente di parte che abbiamo provveduto a nominare come ci è stato suggerito». Intanto, la famiglia si sta muovendo per l’organizzazione delle esequie. «Dal momento che non è ancora arrivato il nulla osta da parte del magistrato, non c’è ancora nulla di certo. È però nostra intenzione, se non ci fossero problemi, procedere con i funerali giovedì a Caprino Bergamasco».

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