Landini è un’altra cosa

Caro Operai Contro, “Il sindacato è un’altra cosa” l’ala minoritaria della Cgil, si mostra ancora sorpresa dalle purghe che il capo della Fiom, Landini, infligge a delegati e operai iscritti che lottano come non piace a lui, che osano esporre opinioni, critiche, o proposte di lotta sgradite a Landini stesso. L’ala minoritaria della Fiom, non considera che ad essere “un’altra cosa”, rispetto la combattività di operai, delegati e iscritti Fiom, (presenti non solo nell’ala minoritaria), sono proprio Landini e il suo cerchio magico. “Come può la Cgil scioperare sulla condizione delle donne e contemporaneamente mettere sotto processo due delegate […]
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Caro Operai Contro,

“Il sindacato è un’altra cosa” l’ala minoritaria della Cgil, si mostra ancora sorpresa dalle purghe che il capo della Fiom, Landini, infligge a delegati e operai iscritti che lottano come non piace a lui, che osano esporre opinioni, critiche, o proposte di lotta sgradite a Landini stesso.

L’ala minoritaria della Fiom, non considera che ad essere “un’altra cosa”, rispetto la combattività di operai, delegati e iscritti Fiom, (presenti non solo nell’ala minoritaria), sono proprio Landini e il suo cerchio magico.

“Come può la Cgil scioperare sulla condizione delle donne e contemporaneamente mettere sotto processo due delegate metalmeccaniche su quattro nelle maggiori fabbriche della provincia?”. A chiederselo è “Il sindacato è un’altra cosa”.

Due operaie delegate di fabbrica più un altro lavoratore, iscritti alla Fiom appartenenti al “Sindacato è un’altra cosa”, hanno ricevuto avvisi di provvedimenti disciplinari da parte della Fiom, per parole espresse in assemblea.

E’ Landini ad aver dimostrato più volte, di essere lui “un’altra cosa”, rispetto la Fiom combattiva:

– dalle purghe alle scomuniche, alle espulsioni di iscritti e delegati Fiom,

– dalle demagogiche dichiarazioni di occupare le fabbriche,

– dalle spedizioni punitive alla Fca di Pomigliano e Melfi, a minacciare delegati e operai Fiom di non proclamare né fare scioperi contro il lavoro straordinario. Solo per fare alcuni esempi.

Sosteniamo tutte le operaie/i e le delegate/i combattive/i, che si battono contro il padrone, e per unire sempre più operaie/i in questa lotta di resistenza.

Landini è un’altra cosa.

Saluti da un’operaia iscritta alla Fiom

 

Articolo da Valdera.it 11 marzo 2017

PONTEDERA — “Come può la Cgil scioperare sulla condizione delle donne e contemporaneamente mettere sotto processo due delegate metalmeccaniche su quattro nelle maggiori fabbriche della provincia?”. Se lo chiedono da Il sindacato è un’altra storia, la corrente minoritaria interna a Cgil presente con un gruppo di delegati nelle due più grandi fabbriche della provincia, Piaggio e Continental. Proprio fra questi, Adriana Tecce e Giada Garzella, due delle quattro donne delegate (le sole appartenenti alla Fiom in queste due fabbriche), nei giorni scorsi hanno ricevuto degli avvisi di procedimenti disciplinari in corso nella Cgil: “Il segretario provinciale Comparini e quello regionale Braccini – spiegano in una nota da Il sindacato è un’altra storia – le hanno denunciate per offese nei loro confronti nel corso di assemblee alla Piaggio e alla Continental. Con loro è stato anche denunciato un lavoratore Piaggio iscritto alla Fiom”.

“Colpevoli, in sostanza, solo di non essere d’accordo con i segretari Comparini e Braccini e di averlo manifestato insieme a tanti altri lavoratori”, accusano dalla corrente di minoranza.

“Non c’è bisogno di ricordare quanti sacrifici in più siano richiesti a una donna per svolgere questa attività – aggiungono -. Anche per questo si potrebbe pensare che gli organi dirigenti della Fiom abbiano il massimo interesse al riconoscimento del loro lavoro, ma non è` precisamente così. Il fatto è che queste delegate stanno dalla parte dei lavoratori, sempre. Anche quando nelle assemblee vengono contestati i dirigenti sindacali, quando i lavoratori rivendicano il diritto di decidere sulle proprie vertenze, quando dicono No al Contratto Nazionale, come hanno fatto in grande maggioranza sia alla Piaggio che alla Continental. Sarebbe bene, forse – concludono -, che certi dirigenti si rendessero conto meglio del significato delle loro azioni”.

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