NO ALLA DEPORTAZIONE DEGLI OPERAI DI POMIGLIANO A CASSINO

Redazione di Operai Contro, ho letto la CRONACA ASSEMBLEA OPERAIA DI DOMENICA 12 ORE 11,00 NELLA PIAZZA DEL MUNICIPIO DI POMIGLIANO D’ARCO. Sono molto d’accordo con il resoconto che è stato fatto. Sono un operaio di Pomigliano, il clima di minacce e terrore della FCA per ottenere l’adesione “spontanea ” alla deportazione a Cassino è quello descritto. Le RSA di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf ( che vanno cantando le lodi di Marchionne) tacciano di «incoerenza» la Fiom che, «dopo avere per anni demonizzato e criticato le organizzazioni firmatarie del Ccsl, ha firmato come le RSA di Fim, […]
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Redazione di Operai Contro,

ho letto la CRONACA ASSEMBLEA OPERAIA DI DOMENICA 12 ORE 11,00 NELLA PIAZZA DEL MUNICIPIO DI POMIGLIANO D’ARCO. Sono molto d’accordo con il resoconto che è stato fatto. Sono un operaio di Pomigliano, il clima di minacce e terrore della FCA per ottenere l’adesione “spontanea ” alla deportazione a Cassino è quello descritto. Le RSA di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf ( che vanno cantando le lodi di Marchionne) tacciano di «incoerenza» la Fiom che, «dopo avere per anni demonizzato e criticato le organizzazioni firmatarie del Ccsl, ha firmato come le RSA di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf  l’accordo dei “trasferimenti temporanei” a Cassino». Poi concludono con una provocazione: «Se oggi la Fiom vuole essere coerente deve anche sottoscrivere il Ccsl (contratto collettivo specifico)». E’ vero anche la FIOM ha venduto noi operai. Lo Slai Cobas non è migliore della FIOM. Lo Slai Cobas a tutela degli operai non disponibili al trasferimento nella fabbrica di Piedimonte San Germano ha pensato alle solite vertenze giudiziali collettive. Dobbiamo vincere il clima di paura in fabbrica che la FCA ha potuto imporre con il sostegno delle RSA di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf. Nella fabbrica dobbiamo costruire la ribellione contro il padrone e i sindacalisti. Ribadisco una parte molto importante della cronaca dell’assemblea:

” Negli interventi che si sono succeduti molti hanno sottolineato che tra gli operai a nessuno piace l’accordo di Cassino. Scontenta quelli che devono andare e quelli che devono prendere il loro posto.

“Una trasferta ha un tempo di inizio e un termine. Questa si sa quando inizia e non si sa quando finisce”.

“La mattina si parte alle quattro e un quarto e si ritorna alle tre e quarantacinque del pomeriggio. Una vita tra pullman e lavoro per i miseri 350 euro della cosiddetta trasferta”.

“Hanno spremuto per anni gli operai della Panda, presentati dalla FIAT come fiori all’occhiello del gruppo e oggi li trasferiscono senza nessuna riconoscenza”.

“Stanno costringendo operai cinquantenni a ritornare sulle linee ben sapendo che non possono farcela e rifiutano nelle agenzie per il lavoro a Cassino i trentenni che si presentano perché “troppo vecchi”.

“L’accordo  che i sindacalisti ci hanno prospettato per Cassino non è lo stesso che stanno applicando”. “Come al solito alla FIAT  concedi un dito e si prende tutto il braccio”.

“Bisogna ridiscutere l’accordo”. “Ci vuole una nuova assemblea di fabbrica prima che i pullman partano per Cassino”.

Operai Pomigliano ribelliamoci se no ci scannano come pecore

Un operaio di Pomigliano

 

 

 

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