Facchino di una subappaltante di Ikea muore a 27 anni dopo una giornata di consegne

Genova: Certosa, muore a 27 anni mentre consegna mobili di Marco Grasso, da il Secolo XIX del 22 gennaio 2017 Genova- I giramenti di testa, dicono adesso i familiari, erano cominciati la mattina. Eppure nessuno nella ditta per cui lavorava, lo ha rimandato a casa. Erion Myrtaj, 27 anni, lavorava per la Rhenus , una subappaltante di Ikea. H a continuato a portare mobili su e giù per le scale fino al tardo pomeriggio di martedì, quando sul pianerottolo di un appartamento di Certosa ha accusato il malore finale ed è stramazzato al suolo. I proprietari di casa hanno […]
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Genova: Certosa, muore a 27 anni mentre consegna mobili

di Marco Grasso, da il Secolo XIX del 22 gennaio 2017

Genova- I giramenti di testa, dicono adesso i familiari, erano cominciati la mattina. Eppure nessuno nella ditta per cui lavorava, lo ha rimandato a casa. Erion Myrtaj, 27 anni, lavorava per la Rhenus , una subappaltante di Ikea. H a continuato a portare mobili su e giù per le scale fino al tardo pomeriggio di martedì, quando sul pianerottolo di un appartamento di Certosa ha accusato il malore finale ed è stramazzato al suolo. I proprietari di casa hanno chiamato un’ambulanza, ma le operazioni di rianimazione, durate oltre 40 minuti, non sono servite a nulla.

Adesso la Procura vuole vederci più chiaro su una morte misteriosa, che apre uno squarcio sulla galassia delle aziende che lavorano per conto di grandi marchi e trasportano a domicilio merce spesso acquistata online. Le ultime immagini di Erion lo ritraggono come un giovane forte e ben piazzato, simile a molti altri trasportatori che ogni giorno consegnano colli di ogni tipologia e peso, per pochi euro l’ora. «Era stato assunto da due giorni – racconta il padre Shietim Myrtay, camionista di origine albanese che vive a Cornigliano – era molto sofferente perché il lavoro era molto pesante e trasportava la merce da solo. Non mi risulta che sia stato sottoposto ad alcun controllo. Siamo sconvolti, vorremmo capire cosa è successo».

Il caso è stato preso in mano dal pubblico ministero Walter Cotugno, che ha fatto sequestrare la documentazione medica e ha affidato l’autopsia al medico legale Sara Candosin. L’ipotesi accusatoria è di omicidio colposo. I poliziotti del commissariato di Cornigliano stanno cercando di approfondire le segnalazioni arrivate dai parenti.

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