“8 senzatetto morti per il freddo”

 Caro Operai Contro, “8 senzatetto morti per il freddo”. La sfacciataggine della società fondata sul profitto, presenta come una calamità naturale dovuta al freddo, la morte di persone le quali, prima ancora che “senzatetto”, questa società ha “prodotto” ai margini sociali. I “senzatetto” sono la parte più diseredata ed emarginata di quei milioni di persone, (disoccupati, “inattivi”, sfruttati, licenziati, poveri e impoveriti). Tra questi, molti operai espulsi dal processo produttivo, che per e i suoi limiti intrinsechi, non valorizza (ai fini del profitto) in modo adeguato il capitale investito. Milioni di persone che questo sistema sociale, ha prodotto come […]
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 Caro Operai Contro,

“8 senzatetto morti per il freddo”. La sfacciataggine della società fondata sul profitto, presenta come una calamità naturale dovuta al freddo, la morte di persone le quali, prima ancora che “senzatetto”, questa società ha “prodotto” ai margini sociali. I “senzatetto” sono la parte più diseredata ed emarginata di quei milioni di persone, (disoccupati, “inattivi”, sfruttati, licenziati, poveri e impoveriti). Tra questi, molti operai espulsi dal processo produttivo, che per e i suoi limiti intrinsechi, non valorizza (ai fini del profitto) in modo adeguato il capitale investito.

Milioni di persone che questo sistema sociale, ha prodotto come “superflue”, “inservibili” ed “esuberi”. La società dei padroni le usa come freno alle rivendicazioni degli occupati.

La crisi di sovrapproduzione e le sue conseguenze ha segnato milioni di persone che ogni giorno, vengono impoverite ed emarginate. Molti non hanno neanche conosciuto né la fabbrica, né il cosidetto “mondo del lavoro”. Tanti ne sono stati espulsi nonostante le promesse dei vari imbonitori del sindacato e della politica. Tra queste milioni di persone, parecchie decine di migliaia sono i “senzatetto”. Spinti sulla strada, alla fine nessun “salvagente” della guerra fratricida condotta dal sindacato ha funzionato: né gli ammortizzatori sociali, né il taglio dei salari, né i lavori atipici, né i voucher. I “senzatetto” sono anch’essi un prodotto della crisi di sovrapproduzione, connaturata con la società fondata sullo sfruttamento degli operai.

I mezzi d’informazione usano anche le morti dei “senzatetto”, per mistificare e scaricare sulle calamità naturali, le responsabilità dei padroni e del loro governo, che ci stanno portando in rovina. Tocca noi alzare la testa ed agire di conseguenza.

Saluti operai

 

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