Compagni di merende del Pd al governo

 Caro Operai Contro, in centinaia restituiscono la tessera della Cgil. A Reggio Emilia fioccano le disdette dei tesserati, la valanga è attesa con l’anno entrante. Sono arrivate a 100 le disdette dei pensionati dello Spi Cgil. Anche chi è stato iscritto per una vita a questo sindacato, sceglie di andarsene. “Finora non è stato un terremoto”, questa la consolazione nel commento della Gazzetta di Reggio. Tra gli operai la Cgil paga il prezzo di non essersi opposta come sindacato al Jobs act, ai licenziamenti facili, ai voucher, alla politica del governo Renzi. Per questo motivo alla base delle disdette, […]
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 Caro Operai Contro,

in centinaia restituiscono la tessera della Cgil. A Reggio Emilia fioccano le disdette dei tesserati, la valanga è attesa con l’anno entrante. Sono arrivate a 100 le disdette dei pensionati dello Spi Cgil. Anche chi è stato iscritto per una vita a questo sindacato, sceglie di andarsene. “Finora non è stato un terremoto”, questa la consolazione nel commento della Gazzetta di Reggio. Tra gli operai la Cgil paga il prezzo di non essersi opposta come sindacato al Jobs act, ai licenziamenti facili, ai voucher, alla politica del governo Renzi. Per questo motivo alla base delle disdette, c’è il fatto che tanti dirigenti, funzionari, e delegati dell’aristocrazia operaia della Cgil, sono visti come compagni di merende del Pd al governo. Basta col sindacalismo delle deleghe. Serve un impegno in prima persona, per affermare il sindacalismo operaio, e mandare a casa ogni volta il sindacalista imbonitore di turno.

Saluti da un lettore

 

Mando un articolo della Gazzetta di Reggio

REGGIO EMILIA Finora non è stato un terremoto ma qualche segno la campagna referendaria l’ha lasciato e non solo nel Pd. Anche nella galassia di associazioni schierate per il no come Cgil, Anpi e Arci, la spaccatura non è stata indolore e senza conseguenze. Da qualche giorno hanno iniziato ad arrivare le prime disdette e cancellazioni da parte di iscritti alla Cgil e diversi sono i casi di coloro che hanno comunicato di non rinnovare la tessera nel 2017.

Un centinaio solo allo Spi, coloro che hanno restituito la tessera, a cui vanno aggiunti quelli andati direttamente all’Inps per la cancellazione e i conti precisi si potranno fare solo nel 2017. Per quanto riguarda la Cgil a essere interessato da questa protesta è soprattutto il sindacato pensionati Spi mentre la Camera del lavoro reggiana ieri ha scelto di non commentare e di non fornire dati, forse perché il conteggio sui lavoratori attivi è ancora in corso.

Allo Spi le disdette non sono tali da destare allarme, ma indice di un malcontento e il segretario provinciale Marzia Dall’Aglio spiega: «Abbiamo avuto alcune decine di disdette, siamo vicino alle cento tessere. Ma diverse persone sono andate direttamente all’Inps e il conto preciso si farà a gennaio». Il fenomeno coinvolge tutta la Cgil «anche se ritengo in misura minore – spiega Dall’Aglio – perché i nostri pensionati sono molto più legati alla storia del Pd».

Anche l’Arci di Reggio ha registrato casi di tessere restituite e la comunicazione di mancato rinnovo per il 2017. Mentre l’Arci nazionale e regionale si sono apertamente schierati per il no, il comitato provinciale reggiano non si è mai ufficialmente espresso. «Nel nostro direttivo provinciale non vi era una posizione unanime», è il commento dell’Arci reggiana, che però guarda con preoccupazione al fenomeno.

 

 

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