Siria: “Prima morivamo di fame, ora ci uccidono i raid”

Redazione di Operai Contro, gli assassini Russi e il dittatore Siriani Assad sono molto umanitari. I civili e i ribelli che decidono di arrendersi ad Aleppo: il regime di Bashar Al Assad li fa sfollare dalle zone sotto assedio come Aleppo e li manda in aree sulle quali il suo esercito e le forze russe bombardano da mesi, come Idlib, a 30 km dal confine con la Turchia. “Nelle ultime settimane sono almeno 10mila i ribelli che, insieme alle loro famiglie e altri civili, sono stati fatti sfollare in quell’area”, Prima morivano uccisi dalle bombe e dalla fame, ora li […]
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Redazione di Operai Contro,

gli assassini Russi e il dittatore Siriani Assad sono molto umanitari.

I civili e i ribelli che decidono di arrendersi ad Aleppo: il regime di Bashar Al Assad li fa sfollare dalle zone sotto assedio come Aleppo e li manda in aree sulle quali il suo esercito e le forze russe bombardano da mesi, come Idlib, a 30 km dal confine con la Turchia. “Nelle ultime settimane sono almeno 10mila i ribelli che, insieme alle loro famiglie e altri civili, sono stati fatti sfollare in quell’area”, Prima morivano uccisi dalle bombe e dalla fame, ora li uccidono sicuramente le bombe.

Pochi giorni fa è toccato a Khan al Sheikh, campo profughi palestinese a sudovest di Damasco, “circa 3000 combattenti hanno deposto le armi ed è stato loro consentito di lasciare la città con le famiglie per dirigersi nella a Idlib a bordo di 52 autobus”, ha annunciato il 7 dicembre l’agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

Il 27 agosto, a Darrayya, sobborgo di Damasco, assediata per quattro anni dalle forze di Assad, 4mila persone, fra miliziani locali e civili, accettarono di lasciare la località in direzione della regione di Idlib. Il 1 settembre, fu la volta degli assediati nel quartiere del Waer, nella città di Homs. E il 19 ottobre a Moadamiyeh, dove, dopo anni di assedio che ha causato la morte per fame di alcuni civili, si raggiunse un accordo per lo sfollamento degli abitanti e dell’opposizione verso Idlib.

Le bombe piovono da mesi, ma la pioggia si è intensificata da quando, in estate, la Russia ha cominciato a spingere sull’acceleratore: “Bombardieri a lungo raggio Tupolev-22M3 e a corto raggio Sukhoi-34 sono decollati dall’aerodromo di Hamadan in Iran con l’armamento pieno per condurre un bombardamento massiccio

Ora analoga sorte potrebbe toccare ai miliziani dell’opposizione che rimangono asserragliati ad Aleppo est. Infatti, mentre l’avanzata delle forze leali a Damasco prosegue, appoggiata dall’aviazione russa e da miliziani sciiti, i ribelli avrebbero ricevuto la proposta di un salvacondotto per la regione di Idlib. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha spiegato giovedì sera che l’esercito siriani ha sospeso le azioni contro le forze ribelli nella zona orientale per permettere alla popolazione di lasciare l’area.

All’assassino Putin sarà dato un premio Nobel per la pace. Del resto lo hanno dato all’assassino Obama

Un lettore

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