RENZI IL RE DEL SOMMERSO

Caro Operai Contro, il rapporto Censis uscito ieri, riconosce nel governo Renzi l’artefice della «seconda era del sommerso». Questo è il risultato di una «prolungata e infeconda sospensione, dove le manovre pensate in affannata successione non hanno portato i risultati attesi». I partiti politici e le banche – prosegue il Rapporto Censis – sono agli ultimi posti dei soggetti graditi. Una solenne bocciatura della classe politica, della finanza e della società dei padroni. Domani diamo un’altra batosta a Renzi, votiamo No al referendum costituzionale. Saluti da un lettore  Tratto dal rapporto Censis 02 Dicembre 2016 02 Dicembre 2016 l’Italia […]
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Caro Operai Contro,

il rapporto Censis uscito ieri, riconosce nel governo Renzi l’artefice della «seconda era del sommerso». Questo è il risultato di una «prolungata e infeconda sospensione, dove le manovre pensate in affannata successione non hanno portato i risultati attesi». I partiti politici e le banche – prosegue il Rapporto Censis – sono agli ultimi posti dei soggetti graditi.

Una solenne bocciatura della classe politica, della finanza e della società dei padroni.

Domani diamo un’altra batosta a Renzi, votiamo No al referendum costituzionale.

Saluti da un lettore

 Tratto dal rapporto Censis 02 Dicembre 2016

02 Dicembre 2016

l’Italia sta vivendo una “seconda era del sommerso”

ROMA. L’Italia sta vivendo una «prolungata e infeconda sospensione, dove le manovre pensate in affannata successione non hanno portato i risultati attesi». In questo contesto, secondo il 50.mo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, è nata una «seconda era del sommerso», che punta, dal risparmio cash alla sharing economy, alla «ricerca di più redditi». Fenomeno diverso da quella degli anni ’70 che apriva a «una saga di sviluppo industriale e imprenditoriale» perché si tratta di una «arma di pura difesa».

Intanto, i partiti politici sono al penultimo posto nella graduatoria dei soggetti in cui gli italiani hanno più fiducia: al di sotto si collocano solo le banche. E va anche detto che, fatto salvo il volontariato, si registra una dèbacle per tutti i soggetti intermedi tradizionali. A rafforzare il quadro, ben l’89,4% degli italiani ha un’opinione negativa sui politici a fronte di un misero 4,1% di positivi.

 

 

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