Marche, continua il boom della cassa integrazione

da rassegna.it A ottobre le ore di cassa integrazione nelle Marche ammontano a 2 milioni: 588 mila di cassa ordinaria, 1,4 milioni di straordinaria. Raffrontando il dato di ottobre con quello di settembre, complessivamente si registra un incremento del 31 per cento delle ore richieste e autorizzate: -20,5 per cento per l’ordinaria e +78,9 per la straordinaria. Anche se si considera il valore di ore autorizzate nei primi dieci mesi del 2016 (21 milioni di ore), viene in evidenza una crescita complessiva rispetto all’anno precedente (+18,9 per cento). Riguardo la cassa integrazione straordinaria, rispetto al 2016 il numero di […]
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A ottobre le ore di cassa integrazione nelle Marche ammontano a 2 milioni: 588 mila di cassa ordinaria, 1,4 milioni di straordinaria. Raffrontando il dato di ottobre con quello di settembre, complessivamente si registra un incremento del 31 per cento delle ore richieste e autorizzate: -20,5 per cento per l’ordinaria e +78,9 per la straordinaria.

Anche se si considera il valore di ore autorizzate nei primi dieci mesi del 2016 (21 milioni di ore), viene in evidenza una crescita complessiva rispetto all’anno precedente (+18,9 per cento). Riguardo la cassa integrazione straordinaria, rispetto al 2016 il numero di ore complessive aumenta del 50,8 per cento: si registra un consistente aumento delle ore richieste e autorizzate nel settore della meccanica (ore più che raddoppiate) e delle calzature (ore raddoppiate).

“Questi dati, insieme a quelli sull’occupazione, ci dicono che la crisi nelle Marche, sopratutto in alcuni settori, non si arresta” dichiara Giuseppe Santarelli, segretario Cgil Marche: “Anzi, rispetto allo scorso anno assume proporzioni sempre più preoccupanti. Proprio l’aumento della cassa straordinaria mette in evidenza come questi segnali vadano inseriti nel contesto di una dimensione strutturale della crisi produttiva”.

I dati del 2016, inoltre, “andrebbero valutati anche alla luce delle modifiche peggiorative introdotte dal Jobs Act, che limitano l’uso della cassa integrazione ordinaria e introducono il principio del bonus malus che induce le imprese a licenziare piuttosto che a utilizzare i sempre più costosi ammortizzatori”.

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