Italcementi: il ministro al telefono promette: 400 esuberi restano

Caro Operai Contro, senza la mobilitazione degli operai, il Ministro non si presenta neanche all’incontro. Lui non ha fretta ma per 400 esuberi si avvicina il licenziamento. Al telefono il Ministro parla con i funzionari di Cgil, Cisl, Uil. Promette di allungare la cassa integrazione e di mettere soldi per gli investimenti. Il sindacato ringrazia, ma i 400 esuberi dichiarati da Italcementi restano invariati. Senza lotta e mobilitazioni non è possibile opporsi ai licenziamenti. Gli operai e i lavoratori dell’Italcementi lo sanno bene, perciò, o decidono forme di lotta e s’impongono sui loro funzionari, oppure per lottare prendano un’altra […]
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Caro Operai Contro,

senza la mobilitazione degli operai, il Ministro non si presenta neanche all’incontro. Lui non ha fretta ma per 400 esuberi si avvicina il licenziamento. Al telefono il Ministro parla con i funzionari di Cgil, Cisl, Uil. Promette di allungare la cassa integrazione e di mettere soldi per gli investimenti. Il sindacato ringrazia, ma i 400 esuberi dichiarati da Italcementi restano invariati.

Senza lotta e mobilitazioni non è possibile opporsi ai licenziamenti. Gli operai e i lavoratori dell’Italcementi lo sanno bene, perciò, o decidono forme di lotta e s’impongono sui loro funzionari, oppure per lottare prendano un’altra strada.

Saluti da un operaio già passato da queste situazioni.

 

Mando un articolo dell’ Eco di Bergamo

Ok a cassa più lunga. Si parla di 40milioni di euro di investimento complessivo sul polo di sviluppo a Stezzano. Buone notizie anche per la cassaintegrazione che sarà prolungata.

Il ministro si scusa – «non ce l’ho fatta ad essere a Bergamo» – e, al telefono, offre rassicurazioni sulla vertenza Italcementi. Dall’altro capo del filo ci sono i sindacalisti Luciana Fratus (Fillea-Cgil), Danilo Mazzola (Filca-Cisl) e Giuseppe Mancin (Feneal-Uil): è a loro che Carlo Calenda, titolare del dicastero dello Sviluppo economico, comunica che la cassa integrazione straordinaria – che scade a settembre 2017 – dovrebbe essere prolungata fino a dicembre 2018 e che il Mise sarebbe disponibile a investire risorse (congiuntamente con l’azienda) sull’i.lab e su un impianto produttivo.

Proprio per quanto riguarda quest’ultimo punto, si parlerebbe di un investimento complessivo superiore ai 40 milioni di euro: all’i.lab per la ricerca sul prodotto (a cui corrisponderebbe una cifra di 20 milioni), che contestualmente dovrebbe portare alla salvaguardia di posti di lavoro. HeidelbergCement, il gruppo tedesco che ha acquisito Italcementi, infatti, ha dichiarato circa 400 esuberi sui 630 dipendenti della sede di Bergamo e cercare di mantenere più occupazione possibile è l’obiettivo.

 

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