Ecuador, l’emergenza continua dopo il grande terremoto

dalla repubblica Alle 18.58 del 16 aprile scorso l’Ecuador è stato squassato da 45 secondi di potentissimo terremoto di magnitudo 7.8 Richter. È il più grave disastro della regione dopo quello di Haiti del 2010. 670 morti, 5000 feriti. 720.000 persone colpite, 250.000 i bambini. Dopo sei mesi il Paese è ancora in stato di emergenza. La stagione delle piogge e la rottura delle condotte idriche hanno alimentato pozze d’acqua stagnante, habitat per le zanzare. Altissimo quindi è il rischio di contagio del virus Zika, così come delle Dengue e del Chikungunya. Tante le ong attive sul territorio. Tra […]
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dalla repubblica

Alle 18.58 del 16 aprile scorso l’Ecuador è stato squassato da 45 secondi di potentissimo terremoto di magnitudo 7.8 Richter. È il più grave disastro della regione dopo quello di Haiti del 2010. 670 morti, 5000 feriti. 720.000 persone colpite, 250.000 i bambini. Dopo sei mesi il Paese è ancora in stato di emergenza. La stagione delle piogge e la rottura delle condotte idriche hanno alimentato pozze d’acqua stagnante, habitat per le zanzare. Altissimo quindi è il rischio di contagio del virus Zika, così come delle Dengue e del Chikungunya. Tante le ong attive sul territorio. Tra queste, l’Unicef, che si occupa di diversi progetti: dall’apporto di acqua potabile al cibo, dalla sanità all’igiene personale. La normalità è ancora molto lontana

(il documentario di Giuseppe Catozzella. In edicola, un suo articolo sull’Espresso)

 

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