Stipendi non pagati? la Gls di Piacenza chiusa per sciopero

Redazione Operai Contro, Stanchi di essere presi in giro da chi deve pagare stipendi e non li paga e stanchi di false promesse di pagare stipendi regolari, gli operai compatti e decisi a fare sul serio hanno bloccatto completamente tutte le attività del grande polo logistico della Gls. Così il centro logistico Gls di Montale a Piacenza la notte scorsa è rimasto bloccato e chiuso fino a notte fonda per la protesta organizzata da un centinaio di operai che hanno scioperato contro la società Seam. La Seam che gestisce gli operai all’interno dei capannoni della Gls aveva consegnato ancora […]
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Redazione Operai Contro,

Stanchi di essere presi in giro da chi deve pagare stipendi e non li paga e stanchi di false promesse di pagare stipendi regolari, gli operai compatti e decisi a fare sul serio hanno bloccatto completamente tutte le attività del grande polo logistico della Gls.

Così il centro logistico Gls di Montale a Piacenza la notte scorsa è rimasto bloccato e chiuso fino a notte fonda per la protesta organizzata da un centinaio di operai che hanno scioperato contro la società Seam.

La Seam che gestisce gli operai all’interno dei capannoni della Gls aveva consegnato ancora le buste paga irregolari e non aveva fatto tutti i bonifici che doveva fare.

Allo sciopero proclamato dai sindacati Cobas e Usb hanno aderito tutti i facchini costringendo la Gls a chiudere i cancelli con la conseguenza che i tir sono rimasti anch’essi bloccati.

Redazione Vi mando un articolo in merito da “Il Piacenza”

saluti operai

Le buste paga sono ancora irregolari, non ci danno quanto dovuto, non rispettano le promesse e per questo abbiamo deciso di non lavorare”. Cobas e Usb insieme contro la Seam, la società che gestisce gli operai all’interno di Gls a Montale. Non si placa la lunga scia di proteste che da un anno a questa parte vede l’azienda di logistica ma ancora di più la Seam nel mirino dei facchini. Alle 21.30 del 20 ottobre un centinaio di operai hanno incrociato le braccia proclamando uno sciopero e riversandosi davanti all’hub di via Riva. Nessuna bandiera esposta, solo la volontà di manifestare insieme contro quello che è diventato, a detta loro, il nemico comune dalla tragica morte di Abd El Salam il 14 settembre scorso. Di fatto quindi l’azienda ha chiuso e i tir in entrata e in uscita sono rimasti bloccati. Solo verso le 3 di notte i facchini sono rientrati a lavorare e la situazione è tornata alla normalità. Sul posto anche polizia, carabinieri e agenti della Digos di Piacenza.

“Mancano dei soldi in busta paga – hanno detto alcuni – di quando la Gls é stata chiusa dopo la morte del collega. A 90 lavoratori Cobas è stato fatto un bonifico, a quelli Usb no. E il tavolo, tra le parti, previsto per il 25 ottobre pare sia stato spostato al giorno dopo”. Dopo i blocchi, i picchetti, la tragedia del 14 settembre, il corteo del 17, i tavoli fiume in Prefettura, la luce in fondo al tunnel è ancora, a quanto pare, molto lontano.

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