La redazione di Operai Contro ha affermato he avrebbe pubblicato tutte le posizioni sul Referendum. Il giornale on line Chicago 86 pubblica la posizione del Partito Operaio con una premessa. Il titolo è :
Referendum Costituzionale e battaglie tra fazioni della borghesia
Pubblichiamo qui di seguito un documento inviato alla nostra casella postale sul Referendum Costituzionale e le ragioni del No. Curiosamente il volantino, a firma “Partito Operaio”, elenca tutti i motivi per cui “non abbiamo nessun interesse a difendere la Costituzione”, per poi concludere che “anche in questa situazione possiamo far sentire il nostro peso, con lo strumento miserabile della scheda e dell’urna votando NO al referendum”.
Non è l’unico caso, da settimane sui social network circolano numerosi appelli per la costruzione del “No sociale al referendum costituzionale”, e il sindacalismo di base ha organizzato per il 21 ottobre uno sciopero nazionale anche a sostegno del “No al referendum costituzionale in nome degli interessi materiali dei lavoratori”.
Che dire di questa campagna per il No?
L’attivistico bisogno di “muovere il culo”, come diceva un nostro vecchio compagno, porta di fatto a schierarsi dalla parte dei difensori dello status quo. Noi non parteggiamo né per il Sì né per il No: né per chi vuole conservare così com’è la Costituzione, né per chi vuole ammodernarla. Ci schieriamo unicamente dalla parte della classe lavoratrice:
“Basta col fare sgobbare, basta con lo spingere le masse coi metodi che derivano da quelli che si applicavano agli schiavi, se non al bestiame da lavoro e da macello. Al quale, tuttavia, non si imponeva nella costituzione di credersi sacro e inviolabile, né risuscitabile dopo essere stato mangiato.” (Abbasso la repubblica borghese, abbasso la sua costituzione, “Prometeo” n°6, marzo 1947)
Ch86
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