Usa e Russia: prove di guerra totale

Caro Operai Contro, non solo la Siria e l’area dei paesi arabi dove i bombardamenti sui civili, come ampiamente documentato sono devastanti. Gli aerei di Mosca scorrazzano in perlustrazione (senza sganciare bombe), lungo le coste europee, vicino alle «aree di influenza» di Norvegia, Gran Bretagna, Francia e Spagna. I russi ricordano come gli americani continuino pure loro ad effettuare voli simili al largo delle coste russe. All’inizio di agosto, per esempio, nel corso dell’esercitazione Nato «Polar Roar», indirizzata a rassicurare i Paesi baltici sulla protezione dell’alleanza. Due bombardieri B-52 (anch’essi in grado di portare bombe atomiche) hanno sorvolato la […]
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Caro Operai Contro,

non solo la Siria e l’area dei paesi arabi dove i bombardamenti sui civili, come ampiamente documentato sono devastanti. Gli aerei di Mosca scorrazzano in perlustrazione (senza sganciare bombe), lungo le coste europee, vicino alle «aree di influenza» di Norvegia, Gran Bretagna, Francia e Spagna.

I russi ricordano come gli americani continuino pure loro ad effettuare voli simili al largo delle coste russe. All’inizio di agosto, per esempio, nel corso dell’esercitazione Nato «Polar Roar», indirizzata a rassicurare i Paesi baltici sulla protezione dell’alleanza. Due bombardieri B-52 (anch’essi in grado di portare bombe atomiche) hanno sorvolato la costa siberiana, passando vicino alle nuove basi artiche create da Putin.

La Russia rivendica il pattugliamento dei cieli in nome della par condicio con gli Usa. Una par condicio che rafforza gli scontri armati già in atto, minaccia di aprirne altri, fino alla possibilità di una guerra totale. Operai, schieriamoci in ogni paese contro il governo dei padroni e i suoi piani bellici. Guerra alla guerra dei padroni.

Saluti operai

 

In allegato articolo dal Corriere della Sera

Caccia all’ottobre russo. I jet di quattro Paesi Nato sulla scia dei bombardieri

MOSCA Quando succede nella loro «area di influenza» i russi la definiscono una provokatsiya, una provocazione. E se non fosse così pericolosa, la si potrebbe considerare un gioco dei militari, volto a mettere alla prova la reazione dei potenziali avversari. Ma l’incursione di due bombardieri strategici con la stella rossa sui cieli d’Europa ha rischiato due settimane fa di creare seri problemi al traffico civile, mettendo anche in pericolo un volo tra Reykjavík e Stoccolma, secondo quanto ha affermato il governo islandese.

«Aree di influenza»

Di certo ha allarmato il comando Nato, con quattro Paesi che si sono affrettati a far decollare i loro jet per intercettare la possibile minaccia. Prima due caccia F-14 norvegesi, poi i Typhoon della Raf. Quindi, minuti dopo, i Rafale partiti da una base francese e infine altri F-18, questa volta spagnoli a nord di Bilbao. I bombardieri russi non hanno mai violato lo spazio aereo dei Paesi interessati, ma sono passati molto vicino a quelle che i militari definiscono, appunto, «aree di influenza» e hanno creato parecchia agitazione. Secondo quello che si dice in Spagna, sarebbe la prima volta che aerei russi si spingono così a sud, fino al golfo di Biscaglia e poi indietro verso l’Artico russo, passando subito a nord dell’Irlanda e della penisola scandinava.

Un ennesimo segno delle rinnovate tensioni tra Nato e Russia e del Grande Freddo tra Washington e Mosca. Questa volta i due bombardieri erano Tupolev 160, chiamati Blackjack nel codice Nato. Si tratta di apparecchi supersonici (raggiungono i 2.200 kmh) per bombardamenti a largo raggio che possono essere armati con ordigni nucleari. Partiti da una base nel nord della Russia, hanno raggiunto la costa norvegese, poi hanno girato attorno alla Scozia, sopra l’Irlanda e sono quindi scesi lungo la costa della Bretagna, fino alla Spagna. Lì hanno fatto dietrofront e sono tornati in Russia.

Come all’epoca della Guerra fredda

Incursioni di questo tipo sono diventate nuovamente abbastanza frequenti: la Gran Bretagna ha intercettato una decina di voli simili l’anno. TU-160 oppure i TU-95 MS detti Bear-H, grandi bombardieri a turboelica che la Russia ancora adopera. A volte soli e a volte scortati da Mig-31.

All’epoca della guerra fredda questi voli erano assai frequenti, anche una volta a settimana e servivano per mettere alla prova le difese nemiche. In ogni occasione i tecnici cronometrano i tempi di reazione degli intercettori e l’esatta modalità di risposta. «Poi, all’inizio degli anni Novanta, noi avevamo cessato del tutto di effettuare queste azioni», ha detto Vladimir Putin in un’intervista. «Ma gli americani hanno continuato», ha aggiunto. «A quale scopo? Contro chi?». Ormai da tempo anche la Russia effettua queste manovre abbastanza regolarmente e a volte i jet militari tengono i transponder spenti, cosa assai pericolosa. Questa volta i bombardieri erano invece visibili al traffico passeggero, almeno secondo il ministero della Difesa russo. «E non hanno creato alcun pericolo ai voli civili».

I russi ricordano come gli americani continuino pure loro ad effettuare voli simili a largo delle coste russe. All’inizio di agosto, per esempio, nel corso dell’esercitazione Nato «Polar Roar», indirizzata a rassicurare i Paesi baltici sulla protezione dell’alleanza. Due bombardieri B-52 (anch’essi in grado di portare bombe atomiche) hanno sorvolato la costa siberiana, passando vicino alle nuove basi artiche create da Putin.

 

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