I GIORNALI?

Redazione di Operai Contro, quasi nessuno legge più i quotidiani dei padroni. In effetti i lettori  si sono rotti di leggere i pizzinni del governo o le balle dell’ISTAT. Qualche volta vengono pubblicati le truffe e ruberie dei politici. Eppure i padroni continuano a finanziarli. Un lettore da italia.co Un vero crollo, senza precedenti, per i giornali in Italia. E da livelli che erano già da profonda crisi, visto che negli ultimi 6-7 anni i quotidiani hanno subito un calo medio di -50% nelle vendite. La tabella a fondo pagina parla da sola: in pratica quasi nessuno legge più […]
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Redazione di Operai Contro,

quasi nessuno legge più i quotidiani dei padroni. In effetti i lettori  si sono rotti di leggere i pizzinni del governo o le balle dell’ISTAT. Qualche volta vengono pubblicati le truffe e ruberie dei politici.

Eppure i padroni continuano a finanziarli.

Un lettore

da italia.co

Un vero crollo, senza precedenti, per i giornali in Italia. E da livelli che erano già da profonda crisi, visto che negli ultimi 6-7 anni i quotidiani hanno subito un calo medio di -50% nelle vendite. La tabella a fondo pagina parla da sola: in pratica quasi nessuno legge più i giornali nel nostro paese. Tra edizione cartacea e digitale (gli abbonamenti online) i primi 5 quotidiani italiani hanno una diffusione complessiva di 1.172.422 su una popolazione di 60 milioni di persone. Nada. Zip. Zilch. Nulla.

Secondo i dati Ads/Accertamenti Diffusione Stampa, riferiti a giugno 2016 rispetto a giugno 2015, il Corriere della Sera rimane il primo quotidiano in Italia con 324.591 copie diffuse tra edizione cartacea e digitale ma perde -47.825 copie (-12,84%) rispetto a un anno prima. La Repubblica si attesta al secondo posto con  290.882 copie, -14,69% (-50.096); Il Sole 24 Ore subisce il tracollo più significativo perdendo in un anno 1/3 delle copie: scende a 248.730 (-32,65%) ovvero -120.600 copie.  Seguono in questa grama classifica La Stampa  a 187.447, in calo -13,41% (-29.033) e Il Messaggero a 120.772 (-10,41%) con una diminuzione di -14.035 copie.

La tabella a fondo pagina raggruppa i primi 15 quotidiani italiani, compresi gli sportivi. Tutti gli altri, sotto la soglia del 15esimo posto, ovviamente diffondono meno di 47.000 copie.

Inutile, in questa sede, fare commenti scontati sulla libertà di informazione (o mancanza della stessa), la devastante dannosità dei sussidi pubblici all’editoria, l’insofferenza ormai a livelli epici della gente per media asserviti al sistema di potere politico e banco-centrico: i numeri parlano da soli. Ognuno di noi queste cose le sa già molto bene. E si comporta di conseguenza.

 

http://www.primaonline.it/wp-content/uploads/2016/08/02QUOT_diffusione_anno_CARTADIGITgiu16.jpg

I dati Ads, stimati dagli editori (il che significa che la diffusione reale potrebbe essere perfino inferiore) sono stati elaborati da Prima Comunicazione che ha preparato la tabella in collaborazione con Infolab. Ads – Accertamenti Diffusione Stampa è la società che certifica e divulga i dati relativi alla tiratura e alla diffusione e/o distribuzione della stampa quotidiana e periodica di qualunque specie pubblicata in Italia.

di Luca Ciarrocca, direttore di Italia.co

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