ENIGRANTI: Spedizione punitiva contro minori egiziani a Catania

dalla ,Repubblica Spedizione punitiva a colpi di mazza da baseball senza un vero motivo scatenante contro quattro minori egiziani – due ragazzi di 17 anni e due di 16 –  ospiti del centro di accoglienza di San Michele di Ganzaria vicino Caltagirone. I tre sono stati avvicinati mentre facevano rientro nel centro da cinque siciliani tutti maggiorenni che si erano appostati ad aspettarli: tre hanno materialmente picchiato i minorenni, altri due li aspettavano in auto. Da quanto emerge dalle indagini dei carabinieri, che hanno già fermato tre dei cinque autori dell’imboscata, alla base dell’aggressione ci sarebbero futili motivi. Un […]
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Spedizione punitiva a colpi di mazza da baseball senza un vero motivo scatenante contro quattro minori egiziani – due ragazzi di 17 anni e due di 16 –  ospiti del centro di accoglienza di San Michele di Ganzaria vicino Caltagirone. I tre sono stati avvicinati mentre facevano rientro nel centro da cinque siciliani tutti maggiorenni che si erano appostati ad aspettarli: tre hanno materialmente picchiato i minorenni, altri due li aspettavano in auto. Da quanto emerge dalle indagini dei carabinieri, che hanno già fermato tre dei cinque autori dell’imboscata, alla base dell’aggressione ci sarebbero futili motivi. Un diverbio, una lite, avvenuta qualche giorno fa nel vicino paese di San Cono. Gravissimo uno dei tre egiziani colpito alla testa che ha riportato un grosso ematoma al cervello ed è stato sottoposto a un intervento all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, dove è ricoverato in prognosi riservata. I due uomini che attendevano al volante delle auto sono attualmente ricercati.

“Non escludiamo che possa essersi trattato di un episodio di razzismo anche se ci crediamo poco. Sappiamo per certo che i tre egiziani si recavano sempre a San Cono un paesino di poche migliaia di anime. Cosa sia avvenuto con precisione non lo sappiamo, Siamo a conoscenza che i tre del luogo avevano litigato precedentemente, qualche giorno prima, con i tre immigrati, ma non conosciamo le ragioni. Andremo comunque sino in fondo per capire il movente che ha scatenato questa aggressione” dice il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera.

Gli altri due minori sono stati invece più fortunati: le loro ferite guariranno in 5 giorni. I tre giovani finiti in manette sono Antonino Spitale, di 18 anni, e i fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni. In casa di quest’ultimo i carabinieri hanno trovato una pistola ad aria compressa che era stata utilizzata per intimidire le tre vittime.

La svolta nelle indagini sull’agguato, avvenuto intorno alle 17 di ieri, è arrivata le riprese fatte con un telefonino da una delle tre vittime. Le immagini hanno permesso agli investigatori di identificare e fermare gli aggressori. Gli egiziani hanno spiegato agli investigatori che erano stati, poco prima di finire nel mirino dei cinque al mercato settimanale, a San Michele di Ganzaria e lì sarebbero sorti i contrasti. I tre aggrediti sono ospiti del centro di prima accoglienza per minorenni non accompagnati, gestito dalla cooperativa San Francesco, che ospita complessivamente 25 extracomunitari.

Mentre rientravano a piedi, a pochi centinaia di metri dalla struttura dove risiedono, i tre egiziani sono stati raggiunti da due automobili, con a bordo complessivamente cinque

uomini. Tre di loro sono scesi, uno di loro ha mostrato anche una pistola poi risultata giocattolo, e li hanno colpiti ripetutamente con delle mazze da baseball. In particolare si sono accaniti su un 16enne, M. M., colpendolo alla testa anche con il calcio dell’arma. I tre sono indagati per  tentativo di omicidio in concorso, lesioni personali e porto illegale di armi improprie su disposizione del procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera,

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