Frantumazione operaia: organizziamola in un boomerang contro i padroni

Caro Operai Contro, Wärtsilä a Trieste conta più di mille operai, 90 dei quali dichiarati esuberi da un mese. Costruisce motori per navi, era la vecchia Grandi Motori, passata a Fincantieri e poi alla finlandese Wärtsilä. Se la dichiarazione di 90 esuberi è un fatto grave e inaccettabile, non meno grave e sottaciuto è il taglio che Wärtsilä vuole fare negli appalti. Tagli ufficialmente non dichiarati ma che Fiom, Fim e Uil, stimano in un altro centinaio di licenziamenti fra i circa 400 operai degli appalti che ogni giorno entrano e lavorano in Wärtsilä. Quella degli appalti è una […]
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Caro Operai Contro,

Wärtsilä a Trieste conta più di mille operai, 90 dei quali dichiarati esuberi da un mese. Costruisce motori per navi, era la vecchia Grandi Motori, passata a Fincantieri e poi alla finlandese Wärtsilä. Se la dichiarazione di 90 esuberi è un fatto grave e inaccettabile, non meno grave e sottaciuto è il taglio che Wärtsilä vuole fare negli appalti. Tagli ufficialmente non dichiarati ma che Fiom, Fim e Uil, stimano in un altro centinaio di licenziamenti fra i circa 400 operai degli appalti che ogni giorno entrano e lavorano in Wärtsilä.

Quella degli appalti è una situazione diffusa un po’ ovunque. Fabbriche con all’interno piccole imprese, e quelle che vengono definite “cooperative”, i cui operai subiscono trattamenti e condizioni di sfruttamento peggiori.

La legge proibisce il lavoro ordinario continuativo di un’azienda dentro un’altra azienda. Ma altre leggi che i padroni si sono fatti con i loro governi, consentono nella sostanza di aggirare questo divieto, con il lavoro interinale e i contratti cosidetti atipici. Una frantumazione operaia nella stessa fabbrica, che si ripercuote anche nell’indotto.

Poletti il ministro del lavoro dei negrieri, è ben pasciuto e in questa giungla contrattualistica che divide gli operai, dorme sonni tranquilli. Fiom, Fim e Uil vi si accodano, facendo trapelare per conto di Wärtsilä, il numero degli esuberi negli appalti.

Ma il problema è generale. Non è affrontabile né con la politica sindacale di Cgil, Cisl e Uil, né con l’azione e la creazione di nuovi sindacati. Serve un sindacalismo operaio che organizzi la frantumazione operaia in un boomerang contro i padroni ed il loro sistema.

Saluti Oxervator

 

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