Solo gli operai della General Electric di Sesto San Giovanni (ex Alstom) possono opporsi con la lotta ai licenziamenti.

Redazione operai contro, Chi sperava che in sede istituzionale i padroni della G.E. ritirassero la procedura di mobilità si sbagliava di grosso, i dirigenti aziendali hanno confermato la decisione già assunta il 16 maggio dell’avvio della procedura di mobilità per 179 dipendenti e nessuna intenzione di recedere alla grave decisione di chiudere la fabbrica di Sesto S.G. Ieri infatti si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico il programmato incontro tra i dirigenti dell’azienda General Electric e la delegazione Rsu con i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali Fiom, Fim, Uilm. Oltre ai funzionari del Mise erano presenti anche rappresentanti […]
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Redazione operai contro,

Chi sperava che in sede istituzionale i padroni della G.E. ritirassero la procedura di mobilità si sbagliava di grosso, i dirigenti aziendali hanno confermato la decisione già assunta il 16 maggio dell’avvio della procedura di mobilità per 179 dipendenti e nessuna intenzione di recedere alla grave decisione di chiudere la fabbrica di Sesto S.G.

Ieri infatti si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico il programmato incontro tra i dirigenti dell’azienda General Electric e la delegazione Rsu con i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali Fiom, Fim, Uilm. Oltre ai funzionari del Mise erano presenti anche rappresentanti del Comune di Sesto S.G. e della Regione Lombardia.

I delegati sindacali hanno espresso tutta la loro contrarietà alla rigida volontà dell’azienda di licenziare e di dismettere la fabbrica. Ora questi delegati sindacali, devono concretizzare con la lotta e la mobilitazione, “tutte la loro contrarietà”, altrimenti saranno solo chiacchiere.

La G.E. aveva acquisito la fabbrica sestese Alstom pochi mesi fa con l’impegno di rilanciarla nell’ambito di un progetto di un grande investimento per oltre 600 milioni di dollari nelle aziende presenti in Italia.

Il funzionario responsabile della gestione vertenze del Mise dott. Castano prendendo atto della situazione non ha fatto altro che comunicare alle parti interessate l’intenzione di chiedere a breve un incontro con i vertici europei della G.E. per una eventuale revisione delle decisioni assunte dalla stessa.

Gli operai della G.E. non si erano certamente illusi per una soluzione positiva nell’incontro di ieri perché sono consapevoli che i funzionari incaricati ministeriali o prefettizi non prendono mai e poi mai posizioni favorevoli agli operai.

Saranno invece solo gli operai della G.E. che organizzandosi in proprio possono resistere  contro i nuovi padroni americani per opporsi ai licenziamenti e alla chiusura della fabbrica.

In tal modo gli operai della G.E. metteranno alla prova i loro delegati, su come intendono organizzare la loro dichiarata “contrarietà” al piano aziendale.

Una prima iniziativa sarà quella di settimana prossima quando tutti i dipendenti si recheranno per manifestare e protestare sotto gli uffici di Assolombarda a Milano durante il previsto incontro tra le rappresentanze sindacali e i rappresentanti aziendali della fabbrica di Sesto S.G.

Saluti da un sostenitore degli operai ex Alstom

 

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