FRANCIA: E’ INIZIATO CON SUCCESSO LO SCIOPERO A TEMPO INDETERMINATO DEI LAVORATORI DEL TRASPORTO

Redazione di Operai Contro, oggi è iniziato lo sciopero dei lavoratori dei trasporti contro la riforma del lavoro di Hollande. Fermi treni, aerei, metropolitana Da martedì sera la lotta  contro la riforma del lavoro è passata nel campo dei trasporti pubblici ed è oggi, mercoledì, il primo giorno in cui gli effetti saranno percepibili per gli utenti: 6 TGV su 10 in circolazione, peggio per la rete metropolitana RER con 4 viaggi su 10 assicurati e soltanto la metà dei treni regionali. Ma al di là del settore trasporti, le proteste si moltiplicano in tutto il Paese, dalla raccolta […]
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Redazione di Operai Contro,

oggi è iniziato lo sciopero dei lavoratori dei trasporti contro la riforma del lavoro di Hollande. Fermi treni, aerei, metropolitana

Da martedì sera la lotta  contro la riforma del lavoro è passata nel campo dei trasporti pubblici ed è oggi, mercoledì, il primo giorno in cui gli effetti saranno percepibili per gli utenti: 6 TGV su 10 in circolazione, peggio per la rete metropolitana RER con 4 viaggi su 10 assicurati e soltanto la metà dei treni regionali.

Ma al di là del settore trasporti, le proteste si moltiplicano in tutto il Paese, dalla raccolta rifiuti, al blocco delle piattaforme di distribuzione logistica, come quella di Miramas, vicino a Marsiglia.

Continua  il blocco delle raffinerie e continuano gli scontri con polizia ed esercito

Commercianti e padroni sono contro la nostra lotta. I commercianti ci invitano a smetterla pewrché tra poco iniziano i campionati europei di calcio

Noi operai potremo essere sconfitti, ma ora i borghesi sanno che non siamo dei conigli. Nella lotta si formano gli operai per il futuro partito

Un imponente sciopero generale del pubblico impiego sta bloccando il Belgio. Treni e bus bloccati in Vallonia e a Bruxelles, disagi negli aeroporti, nelle scuole e in tutti i servizi pubblici, mentre un corteo di migliaia di persone sta attraversando il centro della capitale.

Operai e lavoratori belgi scioperano contro la politica dei tagli del governo

Domani vi invierò altre notizie

Un operaio Francese

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 CRONACA

Un filo rosso di scioperi unisce la Francia al Belgio, con importanti sigle sindacali sul piede di guerra, rispettivamente, contro il Jobs Act francese e i tagli promossi dal governo belga. In Francia, inizia da stasera uno sciopero a carattere illimitato della Scnf, le ferrovie francesi, ottava giornata di mobilitazione da inizio marzo e ultimo capitolo delle trattative sull’orario di lavoro dei macchinisti. La Cgt-macchinisti assicura “una grande mobilitazione”, che rientra nel quadro più ampio della protesta contro la legge di riforma del lavoro in Francia.

In Francia sciopero illimitato dei macchinisti

Il segretario di Stato ai Trasporti, Alain Vidalies, ha previsto che la circolazione dei treni sarà assicurata oggi al 60% per i Tgv, i treni ad alta velocità; inferiore al 50% per le altre linee della rete. Non si prevedono per ora perturbazioni importanti sulla Ratp, la rete ferroviaria urbana parigina. Ma i due sindacati della Ratp chiedono la riapertura dei negoziati salariali e chiamano allo sciopero illimitato a partire da giovedì.

Qualche segnale distensivo arriva dalla rappresentanza sindacale Cfdt, che ha ritirato il preavviso di sciopero contro la riforma del lavoro. La Cfdt si è dichiarata soddisfatta delle trattative con la direzione e con il governo, sulla base di quella che appare in queste ultime ore la strategia di Francois Hollande: fermezza sulla riforma del lavoro, flessibilità e concessioni sulle richieste specifiche delle categorie. Anche su questo piano, il dialogo con la Cgt sembra però più difficile, dal momento che questo sindacato chiede, per i ferrovieri, un ulteriore taglio (da 35 ore settimanali a 32) dell’orario di lavoro. Una richiesta che il governo ha dichiarato irricevibile.

Mobilitazioni nel settore aereo

Anche nel trasporto aereo la situazione si complica: tutti i sindacati dell’aviazione civile hanno convocato uno sciopero il 3, 4 e 5 giugno, decisione che dovrà essere confermata oggi nel corso di un’ultima riunione.

Quando mancano una decina di giorni all’avvio degli Europei di calcio 2016 (10 giugno – 10 luglio), il governo si trova dunque ad affrontare un movimento durissimo sul fronte dei trasporti, ulteriormente alimentato dall’opposizione alla legge El Khomri. Intanto le varie sigle sindacali (Cgt, Fo, Solidaires, Fsu, Unef, Fidl, Unl) si preparano alla grande giornata di protesta e manifestazioni del 14 giugno.

Hollande assicura: “Non ritireremo la riforma del lavoro”. Ma il governo apre a modifiche per scongiurare scioperi durante gli Europei

Il governo francese è intenzionato a calmare le proteste contro la riforma del lavoro in vista dell’inizio dei campionati europei di calcio che si apriranno a Parigi il 10 giugno, annunciando un aumento di stipendio per gli insegnanti e impegnandosi ad accelerare i colloqui di riorganizzazione con la società ferroviaria Sncf. Il governo socialista del premier Manuel Valls sta sollecitando il sindacato Cgt, che sta portando avanti le proteste e lo sciopero di oggi delle ferrovie, proponendo vie d’uscita di confronto sul disegno di legge.

Il presidente François Hollande ha ribadito di non voler tornare indietro sulle proposte di riforma. Ma ieri, per evitare scontri più ampi, ha tolto i tagli al finanziamento alla ricerca. In un’intervista al quotidiano Sud-Ouest Hollande ha anche annunciato un ammorbidimento dei tagli nel finanziamento statale per le autorità locali, quando si rivolgerà al congresso dei sindaci di questa settimana. Inoltre, oggi, il governo ha annunciato un aumento di stipendio per gli insegnanti di 1,12 miliardi entro il 2019 e, in vista dello sciopero di oggi delle ferrovie, ha promesso di rilanciare i colloqui per la riorganizzazione della gestione della società Sncf.

Lo sciopero delle ferrovie e altre proteste nel settore dei trasporti previste per questa settimana hanno aumentato il rischio di disagi in occasione dell’apertura degli Europei di Francia dal 10 giugno al 10 luglio, quando sono attesi circa 2,5 milioni di tifosi negli stadi. Sugli Europei pesa anche l’allerta terrorismo lanciata dal Dipartimento di Stato Usa.

Continua blocco rifiuti in regione Parigi

Peggiora il blocco dei centri di raccolta dei rifiuti nella regione di Parigi in segno di protesta contro la riforma del lavoro. Oltre all’inceneritore di Ivry, il più grande d’Europa, da questa mattina è stato bloccato anche il centro di smaltimento di Romainville. “I rifiuti resteranno in strada a meno che il prefetto non sequestri i siti”, ha dichiarato oggi la Sytcom, il sindacato intercomunale per il trattamento dei rifiuti domestici della regione parigina, evocando un possibile blocco, domani, dell’altro inceneritore di Issy-les-Moulineaux.

Ieri la CGT, il grande sindacato francese opposto alla riforma, ha chiesto di “avviare ovunque sul territorio delle azioni per paralizzare la raccolta e il trattamento dei rifiuti”. Uno scenario che arrecherebbe un altro duro colpo all’immagine del Paese a pochi giorni dal fischio d’inizio dell’Euro 2016.

Belgio: sciopero generale Pa, migliaia in corteo a Bruxelles

Un imponente sciopero generale del pubblico impiego sta bloccando il Belgio. Treni e bus bloccati in Vallonia e a Bruxelles, disagi negli aeroporti, nelle scuole e in tutti i servizi pubblici, mentre un corteo di migliaia di persone sta attraversando il centro della capitale.

Una lotta che potrebbe proseguire ancora più radicale: la Cgsp, il massimo sindacato belga ha appena presentato un preavviso di sciopero a oltranza di altri tre giorni, da domani a venerdì. Una settimana intera di mobilitazione non si vedeva dal 1986.

Al centro dello scontro la politica di tagli promossa dal premier di centrodestra Charles Michel. “Se la politica del governo rimarrà immutata – ha attaccato il leader sindacale della Cgsp Michel Meyer – ci sarà la guerriglia e se necessario andremo sino in fondo. Se sarà necessario, tutto il nostro comparto è pronto a fermarsi pur di far cambiare la politica del governo sui servizi pubblici”.

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