260 operai a rischio

Caro Operai Contro, dopo la notizia che hai pubblicato ieri, del licenziamento collettivo di 465 dipendenti alla Consulmarketing, con facoltà di farsi riassumere come lavoratori autonomi, senza malattia, ferie, tfr, voglio segnalare un’altra situazione dove sono 260 operai ad essere in bilico col posto di lavoro. Come hai scritto più volte, lasciando ogni fabbrica da sola quando viene colpita, è più dura resistere all’attacco del padrone. Ma non impossibile. Operai è tempo di agire e lottare. Alla Stefana di Montirone e Nave nel bresciano, il sindacato annuncia battaglia al grido “Non accetteremo i licenziamenti”. Bene. Prendiamolo in parola ed […]
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Caro Operai Contro,

dopo la notizia che hai pubblicato ieri, del licenziamento collettivo di 465 dipendenti alla Consulmarketing, con facoltà di farsi riassumere come lavoratori autonomi, senza malattia, ferie, tfr, voglio segnalare un’altra situazione dove sono 260 operai ad essere in bilico col posto di lavoro.

Come hai scritto più volte, lasciando ogni fabbrica da sola quando viene colpita, è più dura resistere all’attacco del padrone. Ma non impossibile.

Operai è tempo di agire e lottare. Alla Stefana di Montirone e Nave nel bresciano, il sindacato annuncia battaglia al grido “Non accetteremo i licenziamenti”. Bene. Prendiamolo in parola ed incalziamolo sulle iniziative di lotta. I licenziamenti non si respingono con la tiritera di un tavolo dopo l’altro senza lotta.

Saluti operai

 

Da un articolo di Brescia Today

Destino incerto per i lavoratori della Stefana di Montirone e Nave: dopo il concordato l’azienda vende, ma le prospettive non sono buone. Sono 260 gli operai a rischio: il sindacato annuncia battaglia

“Non accetteremo i licenziamenti”. All’ultimatum dell’azienda, la scadenza per i bandi di cessione dei rami Stefana a Montirone e Nave, risponde l’ultimatum dei sindacati, della Fiom. “Non accetteremo i licenziamenti”: le parole del segretario Francesco Bertoli, quando manca davvero pochissimo – il termine è lunedì a mezzogiorno – proprio per la scadenza dei bandi di cessione dei rami d’azienda Stefana in concordato preventivo.

Vento di tempesta sulle fabbriche bresciane a “marchio” Stefana. In ballo ci sono ben 260 lavoratori, alle prese (per ora) con la cassa integrazione, e ad alto rischio per quanto riguarda la procedura di mobilità, se appunto non ci saranno proposte d’acquisto “utili” per i bandi di cessione di cui sopra.

 

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