Banditi in azione per il padrone

Caro Operai Contro, mentre Renzi è onnipresente in tivù con le sue comiche (per noi tragiche) da avanspettacolo, i padroni con le loro squadracce scorrazzano e travolgono operai che picchettano la fabbrica. Alla Wave di Brescia mentre il curatore fallimentare dice che non ha ancora recuperato le chiavi dello stabile, il banditismo al sevizio dei padroni è entrato in azione. Dopo l’operaio usa e getta che ha voluto Renzi, i padroni si sentono autorizzati a calpestare gli operai. Fino quando dovremo subire? Fino quando senza un nostro partito? Allego una breve sintesi da BresciaToday. Saluti da Ghedi.   Allarme […]
Condividi:

Caro Operai Contro,

mentre Renzi è onnipresente in tivù con le sue comiche (per noi tragiche) da avanspettacolo, i padroni con le loro squadracce scorrazzano e travolgono operai che picchettano la fabbrica. Alla Wave di Brescia mentre il curatore fallimentare dice che non ha ancora recuperato le chiavi dello stabile, il banditismo al sevizio dei padroni è entrato in azione. Dopo l’operaio usa e getta che ha voluto Renzi, i padroni si sentono autorizzati a calpestare gli operai. Fino quando dovremo subire? Fino quando senza un nostro partito? Allego una breve sintesi da BresciaToday.

Saluti da Ghedi.

 

Allarme rosso alla Wave srl di Via Vergnano a Brescia: auto e furgone forzano il blocco, portano via materiale e documenti. L’azienda è fallita: 23 operai senza stipendio da mesi.

Brescia 2 maggio 2016. Le cose si complicano. Momenti di alta tensione anche al presidio fuori dalla fabbrica: venerdì pomeriggio un furgone e un’auto con targa San Marino hanno forzato il blocco, sono entrati in azienda e pare abbiano portato via materiale pregiato e vari documenti.

L’auto, nel tentativo di forzare il blocco, avrebbe poi “travolto” un operaio, poi medicato ad una gamba al pronto soccorso. Si sarebbe trattato di un abuso: non solo per l’infortunio, ma per ingresso non autorizzato in uno spazio privato.

L’azienda ha sempre prodotto presse ad iniezione. Il marchio storico era l’Ht Mir, in crisi in realtà dal 2007 ma dichiarata fallita poco più di un mese fa, il 1 aprile scorso. Passaggio di consegne (e di marchio) alla Fdp, ma nel tempo la situazione non era migliorata.

I conti sono in rosso: oltre ai 23 operai ci sarebbero altri 500 creditori in attesa, per un passivo accertato di oltre 40 milioni di euro. Altro problema: il curatore fallimentare non sarebbe ancora riuscito a recuperare le chiavi dello stabile.

 

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.