Acciaio: al via misure preventive Ue, obbligo licenza import

Redazione di operai Contro, la crisi economica avanza e torna il protezionismo Vi invio una cronaca ANSA Un lettore ANSA   BRUXELLES – Al via le prime misure Ue preventive di difesa commerciale per l’acciaio dopo l’invasione di quello cinese, che prevedono l’obbligo di licenza per l’importazione in Europa di una serie di prodotti siderurgici per i prossimi quattro anni. Il regolamento, adottato oggi dalla Commissione Ue e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea, entrerà in vigore tra 21 giorni lavorativi in modo da assicurare alle imprese un tempo di transizione ragionevole per adattarsi alle nuove norme. Il loro obiettivo, […]
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Redazione di operai Contro,

la crisi economica avanza e torna il protezionismo

Vi invio una cronaca ANSA

Un lettore

ANSA

 

BRUXELLES – Al via le prime misure Ue preventive di difesa commerciale per l’acciaio dopo l’invasione di quello cinese, che prevedono l’obbligo di licenza per l’importazione in Europa di una serie di prodotti siderurgici per i prossimi quattro anni. Il regolamento, adottato oggi dalla Commissione Ue e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea, entrerà in vigore tra 21 giorni lavorativi in modo da assicurare alle imprese un tempo di transizione ragionevole per adattarsi alle nuove norme. Il loro obiettivo, grazie alla registrazione della tipologia di prodotti, dei volumi, dei Paesi e delle aziende fornitrici, è quello di operare una sorveglianza costante del mercato in modo da individuare per tempo nuove tendenze e anticiparle a breve termine prendendo le necessarie misure.

 

Per Bruxelles questo sistema di ‘allerta preventiva’ costituisce un “segnale chiaro per le imprese, incluse quelle dei Paesi esportatori, che la Commissione monitora attivamente gli sviluppi di mercato e intende fare i passi necessari se giustificati”. L’obbligo di licenza all’import, che in Italia dovrà essere richiesta al Mise, è stata introdotta nel quadro delle misure annunciate nella comunicazione sull’acciaio del 16 marzo scorso in reazione alla sovraccapacità della Cina che sta affossando il settore in Europa. La decisione è stata presa in accordo con l’industria, che è stata consultata per stilare la lista di prodotti per cui rendere obbligatoria la licenza e che di fatto copre circa il 40% delle importazioni totali di acciaio verso l’Europa.

 

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