TAMINI NOVARA, OPERAI SUL TETTO CONTRO I LICENZIAMENTI

Dal primo aprile scorso, giorno in cui è stata avviata dall’azienda la procedura di mobilità, i lavoratori della Tamini di Novara si sono immediatamente mobilitati in difesa del posto di lavoro e ad oggi sono state effettuate 80 ore di sciopero. Da due giorni, inoltre, l’azienda viene presidiata anche di notte dai lavoratori che si alternano sul tetto. L’incontro previsto per oggi, presso la Regione Piemonte, con la presenza dell’assessore regionale al lavoro, è saltato per l’indisponibilità di Terna a parteciparvi. Venerdì 22 è previsto un altro incontro a livello locale. Ad oggi la trattativa è praticamente ferma con […]
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Dal primo aprile scorso, giorno in cui è stata avviata dall’azienda la procedura di mobilità, i lavoratori della Tamini di Novara si sono immediatamente mobilitati in difesa del posto di lavoro e ad oggi sono state effettuate 80 ore di sciopero. Da due giorni, inoltre, l’azienda viene presidiata anche di notte dai lavoratori che si alternano sul tetto.

L’incontro previsto per oggi, presso la Regione Piemonte, con la presenza dell’assessore regionale al lavoro, è saltato per l’indisponibilità di Terna a parteciparvi. Venerdì 22 è previsto un altro incontro a livello locale.

Ad oggi la trattativa è praticamente ferma con l’azienda determinata a mantenere i licenziamenti escludendo a priori l’utilizzo di ammortizzatori sociali.

La vicenda. La Verbano trasformatori di Novara, azienda storica sul territorio, produce trasformatori di media portata destinati alle acciaierie e alle ditta di estrazioni minerarie dislocate in di tutto il mondo. Il 22 maggio 2014 l’azienda viene acquisita da Terna Plus società controllata al 100% da Terna e, il primo gennaio 2015, avviene la fusione per incorporazione tra Verbano trasformatori e Gruppo Tamini.

La nuova società convoca le parti il 23 luglio 2015 e, nell’illustrare il piano industriale, annuncia che investirà 12 milioni di euro per ristrutturazione, parte dei quali anche sullo stabilimento di Novara al fine di potenziarne le attività. Qualche giorno fa, il primo di aprile, Terna apre, senza preavviso alcuno, una procedura di mobilità che prevede 48 licenziamenti sugli attuali 77 dipendenti. Nessuna garanzia reale è inoltre stata comunicata da Terna rispetto al futuro dei 29 addetti non considerati ad oggi esuberi.

 

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 21 aprile 2016

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