Sciopero metalmeccanici alla Gkn (Firenze): gli incompatibili e i non credibili

da inventati.org Riceviamo e volentieri pubblichiamo il video dello sciopero di questa mattina alla Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) e il volantino scritto dagli stessi lavoratori Gkn per organizzare e motivare l’adesione allo sciopero dei metalmeccanici.Il volantino coglie e tiene insieme due esigenze: quelle di trascinare l’intera fabbrica in sciopero e dall’altra di esplicitare le criticità con cui i vertici di Fiom, Fim e Uilm giungono a questo sciopero.La vertenza dei metalmeccanici può vincere solo se il protagonismo dei lavoratori riuscirà a togliere questa mobilitazione dal pantano in cui è stata immersa dalle burocrazie sindacali. Senza una chiara piattaforma […]
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da inventati.org
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il video dello sciopero di questa mattina alla Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) e il volantino scritto dagli stessi lavoratori Gkn per organizzare e motivare l’adesione allo sciopero dei metalmeccanici.Il volantino coglie e tiene insieme due esigenze: quelle di trascinare l’intera fabbrica in sciopero e dall’altra di esplicitare le criticità con cui i vertici di Fiom, Fim e Uilm giungono a questo sciopero.La vertenza dei metalmeccanici può vincere solo se il protagonismo dei lavoratori riuscirà a togliere questa mobilitazione dal pantano in cui è stata immersa dalle burocrazie sindacali.
Senza una chiara piattaforma rivendicativa alternativa a Federmeccanica, senza una strategia su come alzare lo scontro e il livello delle mobilitazione delle aziende, il rischio è che dopo alcune scadenze di sciopero, la lotta si disperda esattamente come successo con il movimento contro il Jobs Act.
Che sia per inadeguatezza o per consapevole moderatismo, la struttura sindacale non sembra in grado di giungere a una mobilitazione capace di piegare i falchi di Federmeccanica. Consigliamo di leggere quanto scrivono i lavoratori della Same di Bergamo (https://sindacatounaltracosa.org/2016/04/19/fiom-bergamo-niente-pullman-per-lo-sciopero/).

Perché è fondamentale scioperare il 20 aprile?

Il 20 aprile siamo chiamati a scioperare contro le proposte di Federmeccanica in materia di rinnovo del contratto nazionale. Le proposte di Federmeccanica sono irricevibili e provocatorie.

Federmeccanica gioca con le parole: si dice disposta non a un “rinnovo” del contratto, ma a un “rinnovamento” del modello contrattuale. In parole povere: le proposte di Federmeccanica non si limitano a peggiorare il contratto nazionale metalmeccanico scaduto. Quello che Federmeccanica propone è il superamento definitivo del contratto nazionale stesso.

Sacconi (ex ministro del Governo Berlusconi, noto per l’articolo 8 che apriva al superamento dello Statuto dei Lavoratori) ha definito la proposta di Federmeccanica “coraggiosa e innovativa”. Di fatto la considera un approfondimento e una misura complementare allo stesso Jobs Act.

Ecco cosa sostiene e propone Federmeccanica:

– usando come base di calcolo il truffaldino indice inflazionistico Ipca, le aziende dicono di dover ricevere indietro dai lavoratori 74 euro a compenso degli eccessivi aumenti di busta paga erogati negli ultimi tre anni. Quindi per riassorbire questi 74 euro, Federmeccanica propone che nel 2016 non ci sia alcun aumento della busta paga

– un aumento salariale di 37 euro nel 2017, solo per chi è sotto l’elemento perequativo. Detto in parole povere l’aumento verrebbe riassorbito da altri elementi retributivi in busta paga: in questo modo ne avrebbero diritto solo il 5% del totale dei metalmeccanici.

– superamento del calcolo giornaliero di straordinario, per introdurre la media settimanale. Ad esempio un’ora di straordinario effettuata un giorno può essere recuperata lavorando un’ora meno un altro giorno della settimana. In pratica il tempo del lavoratore diventa a completa disposizione delle esigenze aziendali.

– superamento dell’attuale diritto alla formazione: il lavoratore avrebbe diritto a tre giorni di formazione di cui però uno fatto utilizzando un par del lavoratore stesso.

– 260 euro di aumenti salariali in tre anni da distribuire solo in azienda, in forma di salario variabile o di welfare aziendale o di corsi di formazione. In pratica anche gli aumenti del contratto nazionale diventano come quelli del contratto integrativo legati ai risultati produttivi aggiunti. Sappiamo come le aziende siano in grado di manipolare o modificare i dati sulla produzione. Nelle aziende dove non c’è alcun premio di risultato, le aziende possono corrispondere questi 260 euro come corsi di formazione utili all’azienda stessa o con forme di welfare aziendale. L’azienda quindi eroga aumenti salariali in forme convenienti all’azienda stessa.

A che principi si ispirano le proposte di Federmeccanica?

Le proposte di Federmeccanica si basano su questi principi:

– superamento del contratto nazionale, dando mano libera alle aziende di modificare nel contratto aziendale orari di lavoro e normativa. Visto che nella singola azienda i lavoratori sono più deboli e ricattabili, questo aprirebbe la strada ad una vera e propria giungla contrattuale.

– la ricchezza deve essere redistribuita solo dove si produce. In pratica il salario viene legato totalmente all’andamento aziendale: se l’azienda va bene, ricevi un premio di risultato. Se va male, non ricevi aumenti salariali. Il contratto nazionale ha al contrario il compito di garantire ad un’intera categoria di lavoratori aumenti salariali per recuperare l’aumento del costo della vita, indipendentemente dall’andamento della singola azienda.

Noi incompatibili, loro poco credibili….

Tuttavia la nostra adesione allo sciopero non può e non deve nascondere le criticità con cui i vertici di Fiom, Fim e Uilm giungono a convocare questa mobilitazione. A Firenze non è stato nemmeno convocato un corteo ma diversi presidi sparsi per la provincia. Curiosamente le aziende di Calenzano, Signa, Lastra a Signa, Firenze e Scandicci sono state indirizzate a un presidio, mentre per Campi Bisenzio è stato convocato un presidio di fronte alla Gkn senza nemmeno concordarlo con il sindacato interno.

Ecco cosa faremo presente all’interno del percorso di sciopero:

– la proposta di Federmeccanica, presentata il 22 dicembre, è stata chiaramente irricevibile dal primo minuto. Eppure Fiom, Fim e Uilm hanno preferito tergiversare godendosi “il tavolo di trattativa” e svolgendo ben dieci incontri, per arrivare oggi ad uno sciopero mal preparato.

– a fronte dell’arroganza di Federmeccanica 4 ore di sciopero servono a poco. Hanno senso solo se sono il primo passo di una seria mobilitazione, efficace nel metodo e nei tempi. Con il movimento contro il Jobs Act, però, è accaduto tutt’altro: sciopericchi, seguiti da grandi passeggiate nazionali convocate a distanza di mesi e poi un abbandono della mobilitazione.

– i vertici di Fiom, Fim e Uilm dicono di aver rotto con Federmeccanica sulla parte salariale. Esistono però una serie di altri punti su cui hanno dato la disponibilità a trattare che sono ugualmente negativi. E’ già stata data la disponibilità ad allargare e potenziare la sanità integrativa aziendale, vera e propria forma di privatizzazione del servizio sanitario.

– le aziende oggi ci negano gli aumenti salariali basandosi sul calcolo dell’indice Ipca. Ma questo indice non cade dal cielo: è stato accettato da Fim e Uilm in precedenti accordi come base per i contratti nazionali. In pratica oggi le aziende usano contro di noi le regole che gli stessi sindacati hanno accettato

– Federmeccanica chiede il riconoscimento e l’applicazione del Testo Unico sulla Rappresentanza del 10 gennaio. Fiom, Fim e Uilm oggi prendono questo testo come base normativa per sancire la ritrovata unità. Questo testo fu definito ai tempi da Landini “una porcata antidemocratica”. Si tratta di un complesso di regole che rendono più difficile scioperare e ingessano la vita democratica delle Rsu, attraverso principi come la cosiddetta esigibilità degli accordi. L’applicazione del testo unico comporterebbe ad esempio in Gkn l’impossibilità a convocare lo sciopero degli straordinari di sabato….

– nel settore metalmeccanico gli ultimi contratti nazionali hanno registrato delle firme separate. In Gkn applichiamo il contratto nazionale firmato unitariamente anche dalla Fiom nel 2008. Abbiamo quindi respinto, in quanto fortemente peggiorativi, i due successivi contratti separati siglati da Fim e Uilm. Si giunge oggi ad una nuova unità tra le sigle, senza che nemmeno ci venga detto quale sarebbe il contratto preso a punto di riferimento per il rinnovo….

In pratica la situazione può essere riassunta così: cosa vuole Federmeccanica? Vuole tutto. Cosa vuole il sindacato? Qualcosina…forse…il contratto…non si sa quale…soldi….non si sa quanti….

Rsu Gkn

C’è poi da registrare una situazione particolare in Fiom.

L’attuale proposta di Federmeccanica non è altro che l’estensione del modello Marchionne al resto dei metalmeccanici. La Fiom ci chiama oggi allo sciopero contro Federmeccanica, quando proprio in Fiat ha dichiarato “incompatibili” i delegati Fiom che stanno portando avanti gli scioperi contro Marchionne. L’accettazione del Testo Unico del 10 gennaio, della sanità integrativa e di tanti altri principi della ritrovata unità con Fim e Uilm sono una sconfessione di tutte le battaglie che abbiamo condotto sotto la bandiera Fiom.

Rsu Fiom Gkn

tratto da  http://www.laragione.org/

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