Cantone: “Sanità scorribanda delinquenti di ogni risma”

Redazione di Operai Contro, Cantone dichiara che la sanità è percorsa da delinquenti di ogni tipo: padroni, politici,amministratori. La magistratura non fa niente o assolve i delinquenti Solo la ghigliottina sulle piazze potrebbe servire Un lettore di ALBERTO CUSTODERO ROMA – “La sanità, per l’enorme giro di affari che ha intorno e per il fatto che anche in tempi di crisi è un settore che non può essere sottovalutato, è il terreno di scorribanda da parte di delinquenti di ogni risma”. Lo ha affermato il presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone, intervenendo alla presentazione del Rapporto di Transparency […]
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Redazione di Operai Contro,

Cantone dichiara che la sanità è percorsa da delinquenti di ogni tipo: padroni, politici,amministratori.

La magistratura non fa niente o assolve i delinquenti

Solo la ghigliottina sulle piazze potrebbe servire

Un lettore

di ALBERTO CUSTODERO

ROMA – “La sanità, per l’enorme giro di affari che ha intorno e per il fatto che anche in tempi di crisi è un settore che non può essere sottovalutato, è il terreno di scorribanda da parte di delinquenti di ogni risma”. Lo ha affermato il presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone, intervenendo alla presentazione del Rapporto di Transparency Italia, Censis e Ispe-Sanità in occasione della prima giornata nazionale contro la corruzione in sanità. Secondo i dati del governo, sprechi inefficienze e corruzione presenti nella sanità ci costano complessivamente 23,6 miliardi di euro l’anno.

Snodo corruzione/1: “Liste attesa”. “La corruzione – ha detto Cantone – si è trasformata e la mazzetta tradizionale è rimasta un ricordo. Nel nostro piano anticorruzione abbiamo indicato come una delle maggiori criticità le liste di attesa. Sarebbe bello se potessero essere trasparenti, ma sappiamo che è difficile perchè ci sono in ballo i valori della privacy. Però dobbiamo intervenire, fatti come quello di Salerno mi inquietano”.

Snodo corruzione/2: “Ditte farmaceutiche e sale mortuarie”. “La sanità – ha aggiunto Cantone – è ai primi posti per il rischio di corruzione con un trend stabile e abbiamo provato a mettere in campo strumenti nuovi col ministero della Salute, provando a individuare gli snodi problematici e gli strumenti su cui intervenire. Le liste di attesa sono fra questi snodi, anche le imprese farmaceutiche, come la gestione delle sale mortuarie. Proveremo a dare delle indicazioni e stiamo per firmare un nuovo protocollo che consentirà di verificare se le asl stanno facendo davvero quello che è previsto nelle linee guida anticorruzione.
Dobbiamo fare squadra e far capire che queste battaglie non sono nostre ma di tutti, una sanità senza corruzione potrà rendere più sostenibile il Ssn.
La corruzione non si vince solo con gli arresti, ma con una rivoluzione culturale”.

Corruzione per 6 mld l’anno. La corruzione in Sanità sottrae fino a 6 miliardi l’anno all’innovazione e alle cure ai pazienti. E in una azienda sanitaria su tre (37%) si sono verificati episodi di corruzione negli ultimi 5 anni, “non affrontati in maniera appropriata”. Lo affermano i dirigenti delle 151 strutture sanitarie che hanno partecipato all’indagine sulla percezione della corruzione, realizzata da Transparency International Italia, Censis, Ispe-Sanità e Rissc.

Coinvolta un’azienda sanitaria su 3. Nel 37% delle aziende sanitarie italiane si sono verificati episodi di corruzione negli ultimi cinque anni, e in circa un terzo dei casi non sono stati affrontati in maniera appropriata. Ad affermarlo sono gli stessi dirigenti delle 151 strutture sanitarie che hanno partecipato all’indagine sulla percezione della corruzione realizzata nell’ambito del progetto “Curiamo la corruzione” da Transparency International Italia, Censis, Ispe-Sanità e Rissc. Il 77% dei dirigenti sanitari ritiene che ci sia il rischio concreto che all’interno della propria struttura si verifichino fenomeni di corruzione (e questo rischio è giudicato elevato dal 10% di loro).

Sprechi per un mld. Sprechi in calo nella sanità italiana, ma ancora ingenti: un miliardo di euro l’anno. La sanità fa gola per l’ingente valore della spesa pubblica, pari a 110 miliardi di euro l’anno. Dall’analisi dei conti economici di asl e aziende ospedaliere emerge che dal 2009 al 2013 gli sprechi in questi settori sono diminuiti in media
del 4,4% l’anno, ma la loro incidenza rispetto alla spesa complessiva non si è ridotta. Tali sprechi nelle spese non direttamente collegate all’efficacia delle cure ammontano a 1 miliardo di euro l’anno: risorse che potrebbero essere altrimenti destinate alla salute dei pazienti.

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