Fca Termoli: corteo interno! No al lavoro disumano

Pubblicati su 11 febbraio 2016 da sbellavita in documenti, primo piano È’ accaduto un fatto del tutto straordinario oggi alla Fca di Termoli. L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici convocata dalla RSA Fiom per discutere dell’ennesimo sabato comandato, dei ritmi e dei carichi sempre più pesanti si è trasformata in un corteo interno allo stabilimento che è giunto fino agli uffici della dirigenza aziendale. Nel modo più spontaneo, radicale ed inequivocabile centinaia di lavoratori e lavoratrici, a prescindere dall’appartenenza sindacale, hanno manifestato così la volontà di riprendersi la parola. Erano anni che non si facevano cortei interni in Fca […]
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È’ accaduto un fatto del tutto straordinario oggi alla Fca di Termoli. L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici convocata dalla RSA Fiom per discutere dell’ennesimo sabato comandato, dei ritmi e dei carichi sempre più pesanti si è trasformata in un corteo interno allo stabilimento che è giunto fino agli uffici della dirigenza aziendale. Nel modo più spontaneo, radicale ed inequivocabile centinaia di lavoratori e lavoratrici, a prescindere dall’appartenenza sindacale, hanno manifestato così la volontà di riprendersi la parola. Erano anni che non si facevano cortei interni in Fca a Termoli. Questo testimonia una domanda straordinaria di sindacato dei lavoratori. Nelle scorse settimane anche dalla Sevel di Atessa erano giunti segnali della ripresa di conflittualita’ negli stabilimenti Fca. Tutto grazie a quei delegati e a quelle delegate che continuano caparbiamente a tenere alta la bandiera della dignità del lavoro. Che sia solo l’inizio!

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2 Comments

  1. Roberto

    Passa qualche ora e il segretario Fiom Molise si dissocia da queste forme di lotta.
    http://www.moliseweb.it/info.php?id=4343&tit=Fiom%3A-lavoratori-in-fabbrica-e-dirigenti-lontani-dalle-loro-esigenze

    Presto ci dissoceremo da questi sindacalisti servi dei padroni.

  2. alanza53

    La schiavitù degli operai è a livelli insopportabili. Termoli non deve rimanere un caso isolato, gli operai e solo gli operai devono decidere come rispondere alla violenza dei padroni. Il burocrate della Fiom con le sue dichiarazione alla stampa si è comportato peggio di una spia, ha fatto nome e cognome degli operai, esponendoli cosi alla rappresaglia della Fiat. Operai, avete iniziato un percorso per liberarvi dalla schiavitù del lavoro salariato, la vostra forza è l’unità, se colpiscono uno colpiscono tutti, alle eventuali rappresaglie della Fiat si deve rispondere con la lotta, voi e solo voi siete in grado di decidere che tipo di lotta portare avanti, non delegate le spie a rappresentarvi. OPERAI “UNITI SI VINCE” NON DEVE RIMANERE SOLO UNO SLOGAN MA DEVE DIVENTARE IL GRIMALDELLO PER ORGANIZZARSI IN MODO INDIPENDENTE, COSTRUIRE IL PARTITO OPERAIO DEVE DIVENTARE L’OBBIETTIVO.