La deflazione salariale spiegata ai compagni operai della Whirlpool (che la conoscono già)

da cobaspisa.it Postato il 11 febbraio 2016 | in Lavoro Privato, Sindacalismo | da admin Spiegare ai compagni della Whirpool cosa significhi deflazione salariale è in un certo senso imbarazzante. Suppongo che loro sappiano benissimo cosa significhi per averla provata sulla propria pelle. Il padrone glielo avrà spiegato mille e una volta: in tanti altri paesi i salari sono molto, ma molto più bassi che in Italia. Allora che fate? O i vostri salari diminuiscono, oppure decentriamo la produzione (oppure chiudiamo e basta). E’ la globalizzazione bellezza, e se a decidere è una multinazionale è ancor peggio perché il […]
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da cobaspisa.it

Postato il 11 febbraio 2016 | in Lavoro Privato, Sindacalismo | da

WhirlpoolSpiegare ai compagni della Whirpool cosa significhi deflazione salariale è in un certo senso imbarazzante. Suppongo che loro sappiano benissimo cosa significhi per averla provata sulla propria pelle. Il padrone glielo avrà spiegato mille e una volta: in tanti altri paesi i salari sono molto, ma molto più bassi che in Italia. Allora che fate? O i vostri salari diminuiscono, oppure decentriamo la produzione (oppure chiudiamo e basta). E’ la globalizzazione bellezza, e se a decidere è una multinazionale è ancor peggio perché il ricatto di spostare la produzione è più forte.

BOX 1 Deflazione salariale vuol dire competere con gli altri paesi giocando su un basso costo del lavoro. Si noti che questo vuol dire rinunciare a un ampio mercato interno per i prodotti – se i salari sono bassi, tali saranno anche i consumi – con l’obiettivo di conquistare mercati esteri. La strategia di deflazione salariale è detta anche deflazione competitiva: si punta a tenere prezzi e salari nazionali bassi per spiazzare i concorrenti sui mercati esteri. L’obiezione fondamentale alla deflazione competitiva è che se tutti i paesi adottano questa strategia, chi compra? E’ questo il nodo fondamentale del capitalismo, per cui oggi si parla di stagnazione secolare, un pericolo che deriva dal pauroso aumento della diseguaglianza.

Una prima linea di difesa dei lavoratori è nella qualità del lavoro, che non è la medesima in tutti i paesi ed è certamente più elevata in Italia. In sostanza quello che l’impresa guadagna via minori salari se sposta la produzione, lo perde sul piano della produttività (prodotto per lavoratore). Ma naturalmente questo è vero fino a un certo punto, in quanto le produzioni più standardizzate sono facilmente trasferibili, e con macchinario adeguato la produttività è la medesima. E’ solo quando il prodotto richiede conoscenze molto puntuali e non facilmente trasferibili che ci si difende bene. Ma a quel punto è il medesimo padrone a non voler trasferire la produzione, che viene anzi spesso riportata in Italia dove i lavoratori sono più addestrati. Ma su questo, di nuovo, siete voi che fate scuola a me.

Leggi tutto l’articolo di Sergio Cesaratto al seguente indirizzo:

http://cobaswhirlpoolsiena.blogspot.it/2016/02/la-deflazione-salariale-spiegata-ai.html?m=1

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