SIRIA: LA VALLE DELLA MORTE

Redazione di Operai Contro, i bombardamenti dei padroni occidentali e dei padroni russi stanno trasformando la Siria nella valle della morte. I civili, donne, uomini e bambini, vengono massacrati per i giornalisti non è una strage, ma è la guerra contro l’ISIS Invito la redazione a ripubblicare lo scritto sull’opportunismo. E’ ora di finirla Un operaio di Torino Cronaca dal Corriere La Siria praticamente non esiste più. Cinque anni di guerra hanno distrutto il Paese. Le infrastrutture sono state cancellate dai bombardamenti che hanno portato alla morte di 470mila persone, quasi il doppio dell’ultima cifra diffusa dalle Nazioni Unite […]
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Redazione di Operai Contro,

i bombardamenti dei padroni occidentali e dei padroni russi stanno trasformando la Siria nella valle della morte.

I civili, donne, uomini e bambini, vengono massacrati

per i giornalisti non è una strage, ma è la guerra contro l’ISIS

Invito la redazione a ripubblicare lo scritto sull’opportunismo.

E’ ora di finirla

Un operaio di Torino

La Siria praticamente non esiste più. Cinque anni di guerra hanno distrutto il Paese. Le infrastrutture sono state cancellate dai bombardamenti che hanno portato alla morte di 470mila persone, quasi il doppio dell’ultima cifra diffusa dalle Nazioni Unite quando ancora raccoglieva dati sul conflitto, 18 mesi fa. A dare la misura del la tragedia è il Syrian Centre for Policy Research (SCPR) che, in un rapporto diffuso in esclusiva dal Guardian, parla di 11,5% della popolazione uccisa o ferita da marzo 2011 quando esplose la guerra. I feriti sono 1.9 milioni. L’aspettativa di vita è passata dai 70 anni nel 2010 ai 55 nel 2015. Si stimano perdite economiche 255 miliardi di dollari (225 miliardi di euro).

Le cifre

Secondo il Scpr 70 mila dei 470mila morti sono dovuti a mancanza di cibo, medicine, servizi medici, acqua potabile mentre il resto è vittima diretta degli scontri a fuoco e dei bombardamenti. «Il nostro metodo di ricerca è rigoroso — ha detto al Guardian Rabie Nasser — e siamo certi di questi dati. Le morti indirette saranno maggiori nel futuro. Pensiamo che le cifre delle Nazioni Unite siano grandemente sottostimate per mancanza di accesso alle fonti».

A Monaco

Oggi venerdì 11 febbraio a Monaco i principali attori internazionali come Usa e Russia e regionali come Iran e Arabia Saudita faranno il punto della situazione. Mosca si è detta pronta a discutere un cessate il fuoco in Siria, forse già dal primo marzo. «Siamo disponibili a discuterne» ha detto il viceministro degli Esteri Gennady Gatilov all’agenzia Tass.

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