Arrestato il sindaco di Brindisi per corruzione e abuso d’ufficio

Redazione di Operai Contro, il sindaco di Brindisi era stato eletto nel 2012 con il Pd. Il Pd non deve preoccuparsi. La magistratura penserà ad assolverlò Un pugliese dalla Stampa La polizia ha arrestato il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, un commercialista e un imprenditore con l’accusa, in concorso, di abuso d’ufficio, corruzione, concussione e truffa nell’ambito di un’indagine sulla gestione dei rifiuti. Nei confronti del primo cittadino e del commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l’imprenditore il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d’ufficio, […]
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Redazione di Operai Contro,

il sindaco di Brindisi era stato eletto nel 2012 con il Pd.

Il Pd non deve preoccuparsi. La magistratura penserà ad assolverlò

Un pugliese

dalla Stampa

La polizia ha arrestato il sindaco di Brindisi Cosimo Consales, un commercialista e un imprenditore con l’accusa, in concorso, di abuso d’ufficio, corruzione, concussione e truffa nell’ambito di un’indagine sulla gestione dei rifiuti. Nei confronti del primo cittadino e del commercialista sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per l’imprenditore il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d’ufficio, corruzione, concussione e truffa.

 

Consales era stato eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra ma a novembre del 2013 si è autosospeso dal Pd in seguito ad un’indagine sull’affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa. Oltre al sindaco, ai domiciliari è finito il commercialista Massimo Vergara mentre l’imprenditore Luca Screti è stato portato in carcere dagli agenti della Digos. Quest’ultimo è amministratore della “Nubile srl”, l’azienda incaricata dal comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione di Cdr e Css dai rifiuti urbani.

 

L’INDAGINE

Tra il sindaco Cosimo Consales e l’imprenditore Luca Screti «c’era un sodalizio che non era diretto alla salvaguardia della pubblica utilità» ha detto il procuratore della Repubblica di Brindisi, Marco Dinapoli, illustrando in conferenza stampa alcuni dettagli dell’operazione. «L’indagine prende il via da un’esposizione debitoria del sindaco Consales, e dal pagamento di un debito ad Equitalia con modalità molto opache». È emersa una «cointeressenza tra il sindaco di Brindisi e l’imprenditore Luca Screti», ha spiegato Dinapoli. Screti è il titolare della Nubile, società che ha gestito per il Comune l’impianto di biostabilizzazione sequestrato oggi e la discarica di Autigno, già sequestrata nel 2015 nell’ambito di un’altra inchiesta. «Ci sono stati degli incontri riservati tra il sindaco e Screti – ha proseguito – fuori dalle sedi istituzionali e in cui non erano ammesse altre persone. Lì il sindaco avrebbe portato documentazione sull’impianto di biostabilizzazione Cdr e Css sulla via per Pandi». Nei computer della Nubile è stato poi trovato un progetto di revamping (di risistemazione) dell’impianto mandato dal Comune alla Regione e che gli investigatori ritengono sia stato compilato dalla Nubile. L’indagine ha accertato – a quanto è stato riferito – che l’impianto di biostabilizzazione non era mai correttamente entrato in funzione e che non era più a norma.

 

Il processo è stato rinviato al 20 maggio prossimo. Le inchieste che riguardano il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, sono dei pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani.

 

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