Come Benito, Renzi cerca “il posto al sole” per l’Italia

Cara Operai Contro, diventa sempre più stringente la possibilità che “lo scarpone italico” torni a far la guerra in Libia per imporre la propria politica di rapina in quell’area, con il pretesto di combattere il terrorismo. Renzi chiama “nuovo umanesimo” l’aggressione imperialista italiana e maschera la rapina come “investimento per la cooperazione”. Il guerrafondaio venditore di pentole, lancia lo spot anche per questo evento: “Italia grande Paese, dobbiamo essere più forti nel mondo”. Allego la nota dell’ANSA. Saluti da un estimatore di Operai Contro.   “Dobbiamo avere dei valori, che sono un grande elemento di forza, e anche la […]
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Cara Operai Contro,

diventa sempre più stringente la possibilità che “lo scarpone italico” torni a far la guerra in Libia per imporre la propria politica di rapina in quell’area, con il pretesto di combattere il terrorismo. Renzi chiama “nuovo umanesimo” l’aggressione imperialista italiana e maschera la rapina come “investimento per la cooperazione”. Il guerrafondaio venditore di pentole, lancia lo spot anche per questo evento: “Italia grande Paese, dobbiamo essere più forti nel mondo”. Allego la nota dell’ANSA. Saluti da un estimatore di Operai Contro.

 

“Dobbiamo avere dei valori, che sono un grande elemento di forza, e anche la consapevolezza che l’Italia è un grande Paese e dobbiamo essere più forti sullo scacchiere mondiale“. Lo ha detto Matteo Renzi lasciando l’università di Dakar.

“Dopo tanti anni riteniamo necessario che l’Italia sia presente in Africa, è inutile dire aiutiamoli a casa loro se poi non investiamo nella cooperazione”, ha spiegato il premier sottolineando l’importanza dell’intervento all’università.

“La metà della popolazione qui ha meno di 18 anni, c’è bisogno di un investimento sulle nuove generazioni e per questo ho parlato di un nuovo umanesimo e di valori”, ha aggiunto Renzi.

All’università di Dakar il presidente del Consiglio ha rimarcato che “l’Europa ha bisogno di dinamismo” e di “una visione per il futuro“, “abbiamo bisogno delle idee dei giovani”.

Nel corso del suo intervento Renzi ha anche ribadito che “quello delle migrazioni è un problema per tutti, serve una strategia per i prossimi anni. L’Italia farà di tutto per salvare i popoli dalla morte in mare e nel deserto“.

“Siamo onorati di essere umani, il nuovo umanesimo significa non permettere più alle persone di morire in mare o nel deserto – ha scandito il premier – Dobbiamo dire no alla demagogia, dobbiamo fare qualcosa insieme per dare possibilità di lavoro ai giovani. Dobbiamo salvare vite e fare di più con la cooperazione”.

Renzi si è soffermato anche sull’importanza delle università, che hanno “un ruolo attivo nel contrasto al terrorismo”. “Non mi stanco mai di ripetere che per ogni euro destinato alla sicurezza bisogna destinare un euro alla cultura – ha sottolineato il premier – Dobbiamo investire in sicurezza ma contemporaneamente in cultura”.

Il dialogo tra culture è il miglior antidoto alle barbarie“, ha rimarcato ancora, e “le università sono l’avamposto più efficace per la difesa della libertà di espressione. Le università sono i luoghi per liberare l’immaginazione è la creatività, necessarie per ridare dinamismo a un sistema statico e letargico che richiede con urgenza nuove idee e nuove forze”.

 

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