Saltano gli accordi, 3000 euro in meno all’anno

Caro Operai Contro, ogni padrone all’occorrenza si fa il suo Jobs act su misura. Ovvero prende a pesci in faccia gli operai come meglio crede. Se non cominciamo a ragionare sul fatto che se colpiscono una fabbrica è come se le colpissero tutte, e così tutti gli operai quando ne colpiscono uno, vorrà dire che seguiteremo a soccombere al padrone, subalterni di un sindacalismo filopadronale. Finiamola di nasconderci dietro la scusa che, ci sono gli addetti ai lavori per occuparsi dei problemi sindacali, tocca farlo a noi operai, tocca noi impegnarci personalmente ma collettivamente. Saluti da un affezionato lettore. […]
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Caro Operai Contro,

ogni padrone all’occorrenza si fa il suo Jobs act su misura. Ovvero prende a pesci in faccia gli operai come meglio crede. Se non cominciamo a ragionare sul fatto che se colpiscono una fabbrica è come se le colpissero tutte, e così tutti gli operai quando ne colpiscono uno, vorrà dire che seguiteremo a soccombere al padrone, subalterni di un sindacalismo filopadronale. Finiamola di nasconderci dietro la scusa che, ci sono gli addetti ai lavori per occuparsi dei problemi sindacali, tocca farlo a noi operai, tocca noi impegnarci personalmente ma collettivamente.

Saluti da un affezionato lettore.

 

Dal Giornale di Brescia

Il nuovo padrone ha disdettato tutti i precedenti accordi sindacali. Il che significa, in pratica, una riduzione di 3000 euro all’anno (in media) di stipendio, ma soprattutto – ha dichiarato Fausto Serelli della Fiom – “l’azzeramento di tutti i diritti acquisiti finora in 40 anni di contrattazione”.

Un passo indietro dunque, nella logica della ristrutturazione aziendale: le ferie, la mensa, le pause, i trasporti.

Il sindacato annuncia battaglia: l’azienda avrebbe già annunciato “possibili demansionamenti, a cui ci opporremo in ogni modo”. Conto alla rovescia: il 9 febbraio prossimo un nuovo incontro tra azienda e sindacati.

L’odissea Omb verso il capolinea? La società ex partecipata del Comune di Brescia – ora al 95% di proprietà della Bte Spa del gruppo Busi – si prepara al nuovo piano industriale ma di cui non sarebbero troppo convinti i sindacati, né tantomeno i 74 lavoratori della Omb Technology con sede a Buffalora, ditta specializzata nella produzione di compattatori, cassonetti e lavacassonetti.

 

 

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