Bombardamenti mirati russi in Siria

Redazione, In tutta la campagna mediatica di disinformazione sulla guerra in Siria, la guerra al Califfato, ai terroristi dell’Isis, ai tagliatori di gola con la barba, il Tg3 di lunedì sera si lascia sfuggire qualcosa. Monta un servizio con immagini di guerra terribili, sconvolgenti che ci rimarranno a lungo nella memoria, la scena è quella dei risultati di un bombardamento, uno soltanto dei 30-40 che l’aviazione russa, agli ordini dell’emulo di Adolf Hitler, Vladimir Putin, e dei suoi generali nazisti, lancia quotidianamente sulla Siria. Data la forza delle immagini, vi riproponiamo il servizio che contiene quanto chiunque sano di […]
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Redazione,

In tutta la campagna mediatica di disinformazione sulla guerra in Siria, la guerra al Califfato, ai terroristi dell’Isis, ai tagliatori di gola con la barba, il Tg3 di lunedì sera si lascia sfuggire qualcosa. Monta un servizio con immagini di guerra terribili, sconvolgenti che ci rimarranno a lungo nella memoria, la scena è quella dei risultati di un bombardamento, uno soltanto dei 30-40 che l’aviazione russa, agli ordini dell’emulo di Adolf Hitler, Vladimir Putin, e dei suoi generali nazisti, lancia quotidianamente sulla Siria.

Data la forza delle immagini, vi riproponiamo il servizio che contiene quanto chiunque sano di mente già si poteva immaginare, senza la mistificazione della propaganda sui bombardamenti mirati ad annientare solo i combattenti dell’Isis.

Case devastate, gente ferita che emerge dalla polvere con bambini piccolissimi in braccio, corpi straziati portati via di corsa, bambini che scappano piangendo terrorizzati -questo è TERRORISMO, forse il più autentico obbiettivo dei bombardamenti. Questo è quello che in realtà fanno i bombardieri russi, francesi, americani, della Gran Bretagna, sulle città controllate dai ribelli, i loro grandi risultati si vedono chiaramente nel video, il giornalista nel servizio parla di “almeno cinquanta civili uccisi”.

Infine, a margine, una piccola considerazione sul controllo del territorio da parte di Assad e sul corso della guerra. La città colpita è in questo caso Duma a Est di Damasco. E uno che si immaginava che, dopo gli interventi russi e francesi, Assad stesse riprendendo il controllo della Siria, e che ormai i combattenti di Daesh in fuga venissero bombardati nel deserto o nelle ultime loro roccaforti sul confine iracheno, non può che trasecolare. Duma dista appena 15 km da Damasco, venti minuti in macchina. Il bombardamento russo dell’altro ieri è avvenuto in un comune dell’hinterland della capitale. E’ come se fosse stata bombardata Sesto S. Giovanni da Milano, o Saint Denis da Parigi, Pomigliano da Napoli: Assad bombarda, o fa bombardare da Putin, la popolazione civile nelle periferie che circondano il suo fortino, il centro di Damasco.

R.P.

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