Sciopero del Comitato valige contro la Buona scuola di Renzi

Cara Redazione, anche a Cagliari sciopero e manifestazione contro la “Buona scuola” di Renzi. Da questa mattina, organizzato da Cobas, Anief e altre sigle, è partito un sit-in di protesta davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale. Bandiere, striscioni e una convinzione: i meccanismi della legge 107 si possono correggere. “C’è ancora molto da fare – spiega Giorgio Canetto (Cobas), riferendosi anche alle ultime assunzioni – anzi forse il peggio potrebbe cominciare proprio adesso: la mobilità straordinaria rimetterà in gioco tutte le cattedre provocando uno scombussolamento anche nelle assegnazioni già stabilite”. Un altro punto interrogativo: “C’è il rischio che il […]
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Cara Redazione,

anche a Cagliari sciopero e manifestazione contro la “Buona scuola” di Renzi.

Da questa mattina, organizzato da Cobas, Anief e altre sigle, è partito un sit-in di protesta davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale. Bandiere, striscioni e una convinzione: i meccanismi della legge 107 si possono correggere. “C’è ancora molto da fare – spiega Giorgio Canetto (Cobas), riferendosi anche alle ultime assunzioni – anzi forse il peggio potrebbe cominciare proprio adesso: la mobilità straordinaria rimetterà in gioco tutte le cattedre provocando uno scombussolamento anche nelle assegnazioni già stabilite”. Un altro punto interrogativo: “C’è il rischio che il prossimo concorso – avverte – arrivi prima della fine della mobilità creando nuova confusione”. In piazza Galilei anche una delegazione del movimento delle valigie che da questa estate lotta per evitare l’emigrazione dei docenti: “Credo le nostre manifestazioni – ha spiegato Bianca Locci, leader della protesta – abbiano avuto un peso sull’ultima tornata di assunzioni. Prime le certezze di restare non c’erano. Questo nuovo giro dovrebbe tenere conto anche di quelli che non hanno presentato la domanda per paura di dover partire. Lo ribadiamo: anche noi che siamo già stati destinati fuori dalla Sardegna vogliamo lavorare nella nostra terra. La nostra unica colpa è quella di avere una specializzazione e punteggi più alti”. Articolo tratto da Sardinia Post.

Saluti da un lettore

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