Caro Operai Contro,
dopo aver tagliato 3,4 miliardi di euro alla sanità e dopo aver tolto l’esonero dal ticket di 208 tipologie di esami clinici e visite, Renzi insiste nel dire non esserci tagli alla sanità, insiste con il linguaggio di Vanna Marchi, conclamata e condannata quale circonvenzione d’incapace.
Anche i presidenti delle Regioni incontratisi con Renzi stanno al gioco di Vanna Marchi?
In una nota del Sole 24 ore, Renzi ripete per 2 volte “non c’è taglio alla sanità”.
Cosa vogliono i presidenti delle Regioni che lanciano il sasso e poi nascondono la mano?
Saluti da un lettore
«Abbiamo due strade: o scegliamo il muro contro muro e la demagogia o giochiamo la carta della serietà e noi ci siamo». È la premessa con cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi si sarebbe rivolto alle Regioni nell’incontro che si è svolto a Palazzo Chigi sulla legge di stabilità. Il premier ha precisato che «bisogna essere chiari: non c’è taglio alla sanità». «Se vogliamo – ha detto Renzi – possiamo lavorare insieme per governare i processi complicati della sanità. Però dobbiamo essere chiari: non c’è taglio alla Sanità, ci sono meno soldi di quanto le Regioni chiedono ma i fondi comunque aumentano e si passa a 111 miliardi».
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