CAMPANIA SOTTO L’ACQUA

Redazione di Operai Contro, Situazione drammatica a Benevento e nell’intera provincia sannita. Quaranta i comuni gravemente colpiti dallo straripamento dei fiumi Calore, Tammaro e Fortore. Decine di famiglie evacuate. Strade impraticabili e aziende distrutte. . Esonda anche il Sarno. Ora diranno che tutta la colpa è del maltempo. In realtà padroni e politici si sono mangiati miliardi e hanno distrutto il territorio. Vi mando un articolo Un Napoletano   In Campania non si ferma l’ondata di maltempo. In molte zone della regione piove quasi ininterrottamente dalla serata di ieri. E l’allerta meteo dura ancora fino a domani sera, 21 […]
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Redazione di Operai Contro,

Situazione drammatica a Benevento e nell’intera provincia sannita. Quaranta i comuni gravemente colpiti dallo straripamento dei fiumi Calore, Tammaro e Fortore. Decine di famiglie evacuate. Strade impraticabili e aziende distrutte. . Esonda anche il Sarno. Ora diranno che tutta la colpa è del maltempo. In realtà padroni e politici si sono mangiati miliardi e hanno distrutto il territorio.

Vi mando un articolo

Un Napoletano

 

In Campania non si ferma l’ondata di maltempo. In molte zone della regione piove quasi ininterrottamente dalla serata di ieri. E l’allerta meteo dura ancora fino a domani sera, 21 ottobre. Quattro fiumi esondati (Calore, Fortore, Tammaro e Sarno) e oltre 40 comune colpiti gravemente oltre Benevento e Castellammare di Stabia. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha lasciato i suoi impegni ad Expo a Milano per raggiungere Napoli e poi da lì Benevento per un vertice legato all’emergenza maltempo: “Riconoscimento dello stato di emergenza? Dobbiamo al più presto quantificare i danni. La delibera di giunta l’abbiamo fatta e ora stiamo accelerando la ricognizione dei danni causati dal maltempo”. Nel Sannio da questa mattina ci sono famiglie evacuate e la zona industriale è completamente devastata dai nubifragi. De Luca – in stretto contatto con il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio – annuncia l’arrivo di mezzi e volontari dalla Toscana e dall’Umbria per aiutare la task force già al lavoro.

Benevento. La situazione più drammatica resta quella di Benevento e dell’intera provincia Sannita. Benevento sembra una città fantasma. In molti hanno acoclto l’appello del sindaco, Fausto Pepe, a lasciare le case nelle zone più a rischio.  Un allarme che ha interessato in particolare le zone più basse della città, soprattutto quelle più a ridosso dei corsi d’acqua.
Chiuse ad oltranza anche le scuole e l’università del Sannio. Il Comune consiglia di estare ai piani alti e limitare gli spostamenti ai cittadini delle aree già colpite dall’alluvione, Ponticelli, Porte Valentino, Santa Clementina, via Cosimo Nuzzolo e Pantano.

Le aziende.  – Il fiume Calore è nuovamente esondato in più punti a Benevento, causando allagamenti nella zona industriale di Ponte Valentino. Ancora danni per diverse aziende che hanno il proprio stabilimento nella zona. Tra le più colpite lo storico pastificio Rummo, per cui è partita una campagna online #SaveRummo, che sta coinvolgendo tutta l’Europa.

Paupisi. A Paupisi, in provincia di Benevento, ai piedi del monte Taburno 90 famiglie sono state evacuate e nella notte una frana ha interessato alcune abitazioni, una delle quali è stata trascinata per diversi metri. Il sindaco Antonio Coletta da questa mattina sta facendo evacuare altre famiglie nelle frazioni di Pagani e San Pietro.  Anche a Ponte sono state evacuate 50 famiglie.

Maltempo nel Sannio: “Intervenga l’esercito”

Circello. Senza luce, senza telefoni e viabilità, contrade isolate, chiede l’immediato intervento dell’esercito: è l’appello lanciato da Gianclaudio Golia, sindaco di Circello, nell’area del Fortore, uno dei comuni più gravemente danneggiati dal nubifragio della settimana scorsa e da quello di stanotte. Il sindaco chiede soprattutto aiuto immediato per il ripristino di due ponti crollati, altrimenti non sarà possibile raggiungere le frazioni isolate nemmeno per i soccorsi.

I fiumi. Il fiume Calore, costantemente monitorato in più punti, nel corso della notte è esondato in alcuni tratti, allagando le zone più basse della città di Benevento, località Pantano e Ponte Valentino.  Sono 40 i comuni gravemente colpiti dallo straripamento dei fiumi Tammaro e Fortore. Esonda anche il Sarno, a Castellammare, nel napoletano.

Comuni isolati nel Beneventano. Disagi e comuni isolati, nel Beneventano, soprattutto nella zona del Fortore. Il comune di Castelpagano, colpito dalla bomba d’acqua di ieri pomeriggio, è isolato anche con le linee telefoniche. Le squadre di intervento sono partite ma non si sa se riusciranno a raggiungere il paese a causa dei grossi danni subiti alla rete viaria. Criticità anche nel comune di Molinara, rimasto senza gas in seguito ai danni subiti alla rete di distribuzione causati dalle forti piogge di ieri che hanno messo in ginocchio l’intera area. Santa Croce del Sannio e Morcone sono isolate a causa del cedimento della statale che collega Benevento e Campobasso, in un tratto chiusa in entrambe le direzioni già da ieri sera. A Morcone è crollato il ponte della statale che porta in località Canepino.

Strade. La viabilità provinciale è gravemente compromessa e la difficoltà nei collegamenti rende difficili anche i soccorsi. Manca l’energia elettrica e le comunicazioni telefoniche sono in alcuni comuni sono interrotti. Spesso l’allarme e l’ordine di evacuazione arriva via internet, attraverso i social, dove si diffondono anche immagini della devastazione prodotta dai fiumi. Nel frattempo la procura della Repubblica di Benevento ha aperto un’inchiesta ipotizzando, contro ignoti, il reato di inondazione colposa.

I soccorsi.  Circa 150 persone, tra volontari e tecnici, e una novantina di mezzi sono in arrivo in Campania per supportare le strutture e gli uomini chiamati a gestire l’emergenza dopo l’ondata di maltempo che sta interessando la regione dal 15 ottobre.I  rinforzi arrivano dal Lazio e dall’Abruzzo per i vigili del fuoco e dalla Toscana, dalle Marche e dall’Umbria per la protezione civile. Una colonna di vigili del fuoco è stata già destinata dall’unità di crisi costituita in prefettura alla zona industriale di Benevento, in località Ponte Valentino, dove la notte scorsa l’area è stata invasa nuovamente dall’acqua e dal fango, vanificando il lavoro dei giorni scorsi per ripristinare la viabilità e liberare alcune aziende. L’area è ormai distrutta. Nel capoluogo sono un migliaio le persone evacuate dalla zona industriale e dalle contrade Ponticelli, Pantano, Santa Clementina e via Nuzzolo.

L’inchiesta. Ieri sera la Procura di Benevento ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di “inondazione colposa”. Ci sarebbe stato anche un sopralluogo di un consulente della Procura nella zona della diga di Campolattaro.

L’appello della Caritas.  I volontar idella Caritas e i cittadini stanno spalando senza sosta e c’è bisogno di pale, di sacchi, di carriole per continuare il lavoro e nel frattempo stanno finendo tutti i viveri per gli alluvionati. ” Stiamo finendo le scorte di viveri per gli alluvionati – si legge nell’appello della Caritas –  Ecco quali sono i viveri di cui più si necessita allo stato attuale: Acqua, pale carriole, pane, biscotti, uova, merendine, marmellata o Nutella, affettati, cibo in scatola e anche prodotti per la pulizia della casa (scope, stracci, detersivi, sacchi dell’immondizia). Per informazioni: il numero .

L’appello dei vescovi. Dai vescovi della Campania, presieduti dall’arcivescovo di Napoli, cardinale crescenzio Sepe, l’appello a non lasciare “soli” le comunità del sannio duramente colpite dall’ondata di maltempo che sono “gravemente in ginocchio”. “Sono nostri fratelli e sono parte storica di una terra nobile e laboriosa, che storicamente ha provato sacrifici e sofferenze, senza mai stancarsi di dare un prezioso apporto all’economia campana e nazionale soprattutto attraverso il duro lavoro dei campi- scrivono in un appello i vescovi della Campania per gli alluvionati del Beneventano –  Ora proprio quei campi, fonte di sopravvivenza più che di ricchezza, insieme a tante abitazioni e a molti opifici ed esercizi commerciali, sono stati violentati e fortemente danneggiati dalla furia delle piogge alluvionali di questi giorni. In questi momenti di grande dolore e prostrazione noi vescovi della Campania ci stringiamo a tutte le popolazioni sannite mentre vogliamo lanciare un appello a tutte le persone di buona volontà: non lasciamoli soli, sono nostri fratelli che hanno diritto ad una casa, al vitto, al lavoro benché poco, alla proprietà perduta. Sono stati messi in ginocchio. Hanno diritto a rialzarsi. E noi li dobbiamo aiutare. Abbiamo il dovere cristiano e civico di farlo”. L’invito dei vescovi della campania è rivolto a comunità ecclesiali locali, alle istituzioni civili, al mondo imprenditoriale, ai cittadini perché “ciascuno faccia la sua parte e rapidamente”.

I danni: 500 milioni di danni, 70 aziende ferme e 500 in cassa integrazione. “Ad oggi abbiamo stimato qualcosa come 500 milioni di euro di danni e la cosa grave è che abbiamo già 500 richieste di cassa integrazione”, così, a Effetto Giorno su Radio 24, il presidente di Confindustria Benevento Biagio Mataluni, fa una prima quantificazione dei danni dell’alluvione. “Qui a Benevento si è aggiunta una particolarità: la zona industriale si chiama Ponte Valentino e questa alluvione ha colpito in modo particolare questa zona. Abbiamo 70 aziende interessate completamente ferme. Il pastificio Rummo ha avuto più danni perché era il più vicino al corso d’acqua, però l’area industriale si trova in una vallata che è stata completamente allagata. Abbiamo fatto un vertice con le associazioni industriali e gli ordini professionali e siamo riusciti realizzare una gara di solidarietà per mettere in piedi una rete per aiutare le aziende a quantificare i danni”.

Capri, frane e black out a causa del maltempo

Capri. Anche a Capri smottamenti, crolli e allagamenti. Una pioggia scrosciante – secondo i rilevatori sono caduti 170 mm di acqua in appena cinque ore – accompagnata da vento a raffica e scariche elettriche, a partire da ieri sera e per l’intera notte ha provocato una serie di danni. un grosso muro di contenimento è franato  in prossimità dei Giardini di Augusto determinando la chiusura della strada di accesso al parco con vista mozzafiato sui Faraglioni. Il viale è stato interdetto dai tecnici subito accorsi sul posto.Una ditta, incaricata d’urgenza dal Comune, sta provvedendo con mezzi meccanici a rimuovere detriti e massi dalla strada. Il crollo del muro non ha provocato feriti. Un allagamento si è verificato nella cabina elettrica che eroga l’energia nelle zone alte del comune di Capri, Tiberio, Caterola e Vanassina, zone popolose rimaste tutt’ora prive di corrente elettrica. Paura ad Anacapri, in via Rio Caprile, dove durante la notte è crollato il tetto di un’abitazione. Smottamenti in varie zone dell’isola: un parapetto è crollato sulla via dell’Arco Naturale, un muretto è stato abbattuto dalla forte pioggia in prossimità dei Giardini di Augusto. Terriccio e pietre sono scivolati dal costone della provinciale Capri-Anacapri invadendo la sede stradale: la strada comunque è regolarmente percorribile. Allagato anche il Centro Congressi di proprietà del Comune di Capri.  Interventi in corso anche da parte dei vigili urbani nelle aree commerciali. Ed ancora, allagamenti e uno smottamento si è verificato all’interno del porto turistico, in un’area già colpita in passato da casi analoghi: al lavoro tutto il personale per rimuovere il terriccio fangoso scivolato lungo il pendio.

Napoli. Nel capoluogo, traffico mattutino in tilt a causa della pioggia con lunghe code nella zona ospedaliera, ai Colli Aminei e verso il centro. Per caduta calcinacci, chiusa la galleria Vittoria, tunnel nevralgico per il traffico urbano.  Alla Rivera di Chiaia paura per il crollo di un cornicione. Area transennata. Rabbia tra gli studenti dell’Orientale rimasti in strada sotto la pioggia per uno sciopero degli addetti alla guardiania. Allagamenti di locali seminterrati e al
piano terra nel centro storico di Quarto nell’area flegrea. Un fiume di acqua e fango ha invaso la parte bassa della cittadina flegrea creando notevoli disagi ai residenti e a tutte le attività commerciali. La pioggia copiosa non ha risparmiato la linea ferroviaria della Circumflegrea che ha subito ritardi nei collegamenti tra Quarto ed il capoluogo. I disservizi sono stati denunciati dai pendolari. Chiusa alla circolazione veicolare nella tarda mattinata la galleria di Campiglione per l’allagamento della sede stradale. I collegamenti tra Pozzuoli, Monterusciello e Quarto, sono stati deviati sulla parallela via Campana e sulla variante Anas SS 7 quater. Sotto osservazione a Quarto le vasche di raccolta delle acque meteoriche di via Cuccaro e di località Cocci e Paratine che già la scorsa settimana costituirono fonte di alta criticità. Decine gli interventi dei vigili del fuoco nel napoletano dove si sono registrati allagamenti e l’esondazione del fiume Sarno in alcuni punti, nei pressi di Castellammare di Stabia. Criticità anche nel Nolano dove, già nella giornata di ieri, si erano registrati disagi a causa dei violenti temporali.

Salerno. Allagamenti e disagi a causa della forte ondata di maltempo in tutto il Salernitano. L’Agro Nocerino-sarnese è stato, ancora una volta, tra le zone maggiormente colpite. Secondo il sindaco di Pagani, Salvatore Bottone, la situazione comunque è sotto controllo con le scuole regolarmente aperte. Istituti scolastici aperti anche a Scafati dove le criticità della scorsa notte sono rientrate, almeno per il momento. A Castel San Giorgio ci sono stati allagamenti dovuti dall’esondazione del canalone di convoglio delle acque in località Torello. A Salerno tombini ostruiti e strade ricoperte d’acqua. A causa dei forti temporali, ieri sera, nella zona orientale, il manto stradale è stato invaso da molti centimetri d’acqua. In costiera amalfitana,costantemente monitorato il livello del fiume Dragone mentre ad Amalfi, dalla parte rocciosa che sovrasta la zona tra il parcheggio Luna Rossa e l’imbocco della galleria, si sono staccati alcuni massi e detriti che hanno invaso la carreggiata. Non si sono registrati danni a persone o a veicoli.

Scafati: i lavori della Regione aumentano i pericoli. Il sindaco di Scafati, Pasquale
Aliberti ha inviato una lettera  al Prefetto di Salerno in merito agli allagamenti che stanno interessando il suo comune, in seguito alle violente piogge delle ultime settimane.
“Aiutateci, – ha detto il primo cittadino – i lavori di manutenzione della Regione rischiano di causare una tragedia a Scafati”. Secondo Aliberti, infatti,  “i recenti eventi alluvionali del 9, 10 e 11 ottobre, hanno ancora una volta messo in ginocchio la città di Scafati. L’esondazione del fiume Sarno e dei suoi canali hanno comportato gravissimi disagi e danni alle migliaia di cittadini residenti e alle decine di attività commerciali coinvolte, in quanto -è bene precisarlo- esse non interessano aree agricole periferiche, ma il pieno centro cittadino. In questo drammatico contesto – aggiunge il sindaco – apprendiamo da comunicati stampa (ultimo quello del sindaco di Angri) che continuano ad effettuarsi interventi di manutenzione e rimozione di sedimenti su aste fluviali a monte della nostra città (in spregio ad ogni buona regola tecnica che prevede la rimozione di sedimenti degli alvei procedendo da valle verso monte) che avranno come unica conseguenza quella di convogliare ulteriori maggiori portate di acqua verso Scafati aggravando ancora di più la situazione”.

Caserta. Allagamenti e disagi alla viabilità nel Casertano. Problemi si segnalano soprattutto a Castel Volturno mentre al momento il Volturno, monitorato costantemente, non ha raggiunto il livello di giovedì. Nel capoluogo tunnel e sottopassi sono stati allagati dall’acqua: a via Ferrarecce il sottopasso è stato chiuso per alcune decine di minuti, mentre nel tunnel della variante Anas della “Reggia di Caserta”, le auto transitano in senso alternato; il traffico sulla superstrada è notevolmente rallentato anche a causa di un incidente, con i vigili urbani che stanno procedendo ai rilievi. Nella frazione pedemontana di Tuoro il muro perimetrale di un’abitazione è crollato.

Avellino e Irpinia.  Disagi e problemi alla circolazione stradale a causa delle forti piogge anche nella provincia di Avellino. Numerose le strade allagate nel capoluogo irpino, mentre a Forino e Contrada alcune famiglie sono rimaste isolate per alcune ore a causa di allagamenti e smottamenti.I Vigili del Fuoco sono intervenuti a Fontanarosa e alla frazione San Bartolomeo di Montoro, per liberare la strada da alberi abbattuti da fulmini. Case e scantinati allagati a Pago Valle Lauro, in Valle Caudina, dove è sotto osservazione il fiume Isclero. Nella tarda mattinata, le precipitazioni hanno concesso una tregua. Nonostante i previsti miglioramenti a partire dal pomeriggio, lo stato di allerta, anche in provincia di Avellino, è stato prorogato fino alla mezzanotte.

Ferrovia.  Il maltempo ha causato in mattinata rallentamenti al traffico ferroviario sulle linee Napoli – Salerno, via linea a Monte del Vesuvio, e Battipaglia – Potenza per guasti ai sistemi di gestione e controllo in sicurezza della circolazione ferroviaria. A causa delle forti piogge i treni hanno registrato rallentamenti, dalle 6 alle 11.10, sulla linea a monte del Vesuvio che collega Napoli a Salerno. Sia sui treni regionali che su quelli veloci, trenta complessivamente si sono registrati ritardi fino a 40 minuti. Dalle ore 10.30 la circolazione è progressivamente tornata regolare sulla linea Battipaglia – Potenza, dopo i rallentamenti registrati dalle 6 per un guasto al sistema di distanziamento in sicurezza dei treni fra Battipaglia e Sicignano e tra Eboli e Campagna. Conseguenze maggiori per 6 Regionali, 4 dei quali cancellati per l’intero percorso e sostituiti con autobus. Intanto giovedì 22 ottobre sarà riaperta al traffico ferroviario la linea Caserta – Benevento, le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana e delle ditte esterne di manutenzione sono impegnate senza sosta nei lavori di ripristino dell’infrastruttura ferroviaria gravemente danneggiata, nei giorni scorsi, dall’esondazione del fiume Calore

Molise. Migliora la situazione in Molise dopo il maltempo che ha imperversato nella giornata di ieri causando decine di allagamenti e danni. Persistono le piogge, ma sono state risolte le emergenze legate agli allagamenti. I vigili del fuoco di Campobasso hanno fatto gli ultimi interventi nella notte appena trascorsa.

Resta l’emergenza a Sesto Campano (Isernia) dove ieri, a causa di una frana, alcune abitazioni, dove vivono alcune decine di persone, sono state evacuate e una strada è stata chiusa al traffico. Nelle prossime ore, e comunque in giornata, sono previsti i sopralluoghi dei tecnici per definire gli interventi necessari per la messa in sicurezza. Nel resto del territorio regionale rimane l’allerta in considerazione del fatto che sono attese nuove precipitazioni.

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