La solita ambiguità sindacale sui fatti francesi: La Cisl e la Fiom

“Redazione Operai Contro, I fatti accaduti in Francia settimana scorsa riguardanti la rivolta dei lavoratori di Air France hanno riproposto ancora una volta le ambiguità dei nostri maggiori esponenti rappresentanti sindacali Cisl e Fiom. Landini grande capo dei metalmeccanici della Fiom ha condannato apertamente l’aggressione ai dirigenti di Air France neanche fosse un prete che nella predica domenicale professa il perdono invece della violenza. Anche la Furlan Anna Maria segretario generale della Cisl ha condannato l’episodio, considerando l’aggressione come sintomo di un indebolimento del sindacato francese incapace di trattare e mediare. La Furlan ha praticamente dispensato consigli ai colleghi […]
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“Redazione Operai Contro,

I fatti accaduti in Francia settimana scorsa riguardanti la rivolta dei lavoratori di Air France hanno riproposto ancora una volta le ambiguità dei nostri maggiori esponenti rappresentanti sindacali Cisl e Fiom.

Landini grande capo dei metalmeccanici della Fiom ha condannato apertamente l’aggressione ai dirigenti di Air France neanche fosse un prete che nella predica domenicale professa il perdono invece della violenza.

Anche la Furlan Anna Maria segretario generale della Cisl ha condannato l’episodio, considerando l’aggressione come sintomo di un indebolimento del sindacato francese incapace di trattare e mediare. La Furlan ha praticamente dispensato consigli ai colleghi sindacalisti francesi: < La contrattazione è il cuore dell’agire della rappresentanza sindacale. E’ attraverso questa che garantiamo potere d’acquisto ai lavoratori, qualità del lavoro, sicurezza e il diritto alla formazione>.

Ma ci rendiamo conto noi operai a chi abbiamo dato la fiducia e il mandato per tutelare i nostri interessi? Con questi due emeriti sindacalisti venduti i padroni vanno a nozze, le fabbriche continuano a chiudere senza opposizione alcuna e gli operai vengono presi per il culo.

Landini a ripetuto come un anno fa che Lui è pronto ad occupare le fabbriche.

Ma quali fabbriche intende occupare Landini? Forse quelle ormai già chiuse e ridotte a scheletri di ferro e macerie, utili solo per fare interviste per le TV con il funzionario sindacalista che racconta che la lotta sindacale era stata fatta a suo tempo, ma la crisi del mercato non ha dato scampo.

I francesi invece, di tradizione più efficaci nelle rivolte sia ai governi che ai padroni, nel caso in questione di Air France, hanno protestato animatamente alla conferma del previsto taglio di 2900 posti di lavoro della compagnia aerea francese. Sentendosi presi in giro si sono scagliati furibondi contro i manager inseguendoli, spintonandoli e alla fine stracciando loro la camicia.

Nulla di grave, i dirigenti per il loro fallimento manageriale dovevano essere come minimo linciati. La violenza non va bene per Landini e la Furlan?

Ma quando gli operai sul posto di lavoro sbagliano un operazione per la troppa pressione dei ritmi di lavoro imposta dai padroni o per mancanza di sicurezza, molte volte ci rimettono la vita o altrimenti vengono licenziati.

Benvenuta la rabbia operaia, ce ne vorrebbe tanta e da parte di tanti operai. Più si sviluppa e più probabilità ci sono per poter cambiare le condizioni di lavoro di noi operai. Purtroppo finche ci saranno funzionari sindacali come Landini e la Furlan che fungono da pompieri al nascere delle rabbie degli operai, saremo costretti ancora a soccombere ai padroni.

Noi operai ci dobbiamo ribellare non solo ai padroni che ci sfruttano per i loro profitti ma anche ai sindacalisti asserviti ai padroni.

Agostino operaio di Biella.

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