Allarme Colosseo!

Egregio Direttore, il TG1 delle 13,30 non apre con servizi sulla situazione dei migranti e l’odissea che stanno vivendo. In prima pagina non aggiorna di come vengono trattati dai vari paesi europei, che chiudono i confini e li blindano con il filo spinato, costringendoli a interminabili marce, deviare e allungare i percorsi col risultato che la stanchezza miete vittime. Comincia a trapelare che oltre le tragedie del mare, a decine sono già morti stremati dai km macinati con gli infradito ai piedi e gli zaini con qualche maglia e coperta, per la notte a dormire per terra. Ma cosa […]
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Egregio Direttore,

il TG1 delle 13,30 non apre con servizi sulla situazione dei migranti e l’odissea che stanno vivendo. In prima pagina non aggiorna di come vengono trattati dai vari paesi europei, che chiudono i confini e li blindano con il filo spinato, costringendoli a interminabili marce, deviare e allungare i percorsi col risultato che la stanchezza miete vittime. Comincia a trapelare che oltre le tragedie del mare, a decine sono già morti stremati dai km macinati con gli infradito ai piedi e gli zaini con qualche maglia e coperta, per la notte a dormire per terra.

Ma cosa può esserci di più importante come prima notizia che apre il TG1?

Nientemeno che l’indignazione perché il Colosseo e altri 4 siti turistici di Roma, sono rimasti chiusi 2 ore e mezzo in mattinata per uno sciopero regolarmente proclamato, con assemblea sindacale regolarmente autorizzata, nella quale i lavoratori hanno discusso e valutato il da farsi, dopo aver subito da parte dell’azienda, ingiustificati e generalizzati tagli della busta paga.

Apriti cielo! Il ducetto a capo del governo, convoca subito la stampa per dire che in serata farà subito un decreto legge perché: “Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia”!

Non di meno Franceschini ministro dei Beni Culturali sbotta: “La misura è colma, oggi al consiglio dei ministri, proporrò che i musei siano equiparati ai servizi pubblici essenziali”: Deduzione: basta con questa storia degli scioperi e delle assemblee: se la busta paga è stata tagliata, è giusto così perché l’azienda ovvero il padrone, pubblico o privato che sia ha sempre ragione!

Tanta tempestività di Renzi e il suo ministro, nasconde la volontà di voler colpire non solo i lavoratori dei musei. Bensì, Renzi e i padroni che lo tengono a galla, puntano a norme restrittive dello sciopero per gli operai. Il Jobs act e le nuove norme sul lavoro, l’operaio usa e getta, lo stare buoni sperando che ti rinnovino il contratto, tutto questo frena le proteste e gli scioperi contro i salari bassi e le condizioni di lavoro infernali. Ma continuando a sopportare in silenzio, arriva il momento che saltano le valvole della paura e lo sciopero può essere impugnato dagli operai come arma micidiale contro i padroni.

Vi immaginate i 20 turni di Melfi azzoppati dagli scioperi?

E così per tutti i padroni che continuano a piangere miseria, mentre fanno profitti con il super sfruttamento degli operai ricattati con l’usa e getta.

Saluti da un affezionato lettore

 

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