STEFANO CUCCHI

dal fatto quotidiano Sul corpo di Stefano Cucchi c’è una “frattura recente” a livello lombare. E’ quello che emerge da una consulenza tecnica firmata dal professore Carlo Masciocchi, presidente della Società Italiana di Radiologia, per la famiglia del giovane morto il 22 ottobre 2009 durante la detenzione nel carcere romano Regina Coeli. Le nuove analisi smentiscono i periti della Corte d’Assise che esclusero la frattura e confermerebbero che il ragazzo venne picchiato. La perizia è stata consegnata oggi al procuratore Giuseppe Pignatone da Ilaria Cucchi e dal legale della famiglia, Fabio Anselmo. La consulenza farà parte del nuovo fascicolo di […]
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dal fatto quotidiano

Sul corpo di Stefano Cucchi c’è una “frattura recente” a livello lombare. E’ quello che emerge da una consulenza tecnica firmata dal professore Carlo Masciocchi, presidente della Società Italiana di Radiologia, per la famiglia del giovane morto il 22 ottobre 2009 durante la detenzione nel carcere romano Regina Coeli. Le nuove analisi smentiscono i periti della Corte d’Assise che esclusero la frattura e confermerebbero che il ragazzo venne picchiato. La perizia è stata consegnata oggi al procuratore Giuseppe Pignatone da Ilaria Cucchi e dal legale della famiglia, Fabio Anselmo.

La consulenza farà parte del nuovo fascicolo di indagine aperto recentemente dopo la denuncia della famiglia Cucchi. L’indagine, per il momento, vede indagato per “falsa testimonianza” un maresciallo dei carabinieri, Roberto Mandolini, ex vicecomandante della stazione di Tor Sapienza. Il professore Masciocchi ha analizzato la documentazione del caso relativamente al materiale diagnostico che riguardava esami radiologici della colonna lombo-sacrale e della regione coccigea. Partendo dal fatto che sia a livello lombare che a livello sacrale su Cucchi sono presenti fratture, il consulente ha dedotto che “le fratture riscontrate sembrano essere assolutamente contestuali e possono essere definite, in modo temporale, come ‘recenti”, ovvero comprese in una ‘finestra temporale’ “che, dal momento del trauma all’esecuzione dell’indagine radiologica o di diagnostica per immagini, è compresa entro 7-15 giorni”.

L’argomento lesioni era stato trattato dai periti della Corte d’Assise dicendo che: nella zona lombare non c’erano fratture recenti, ma solo un’ernia e gli esiti di una frattura del 2003; mentre nella zona sacrale, una frattura recente. Il motivo della frattura lombare recente non vista è, per il prof. Masciocchi, spiegato con “la forte sensazione che sia stato esaminato un tratto di colonna che include solo metà soma di L3 fino alla limitante somatica superiore di L5. In altri termini penso che sia stato tagliato il soma di L3″.

Redazione di Operai Contro

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Un lettore

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