Renzi spiazzato dalla Merkel

Caro Operai Contro, come i suoi predecessori, Renzi ha lasciato arrivare e affogare i barconi coi migranti, scaricandone le responsabilità da una parte sugli “scafisti”, dall’altra affidando il salvataggio dei naufraghi, alla sensibilità della guardia costiera, comunque sottodimensionata per l’immane compito. Ora Renzi e i camerati, sono rimasti spiazzati dalla Merkel che spalanca le porte ai migranti, andandogli incontro con autobus e treni. Questo è anche l’ennesimo sputtanamento della cosidetta Comunità Europea. Viene a galla anche in questo campo che ogni Stato guarda ai propri interessi, mentre gli stessi Stati nel loro insieme se ne fregano dell’Europa Unita. I […]
Condividi:

Caro Operai Contro,

come i suoi predecessori, Renzi ha lasciato arrivare e affogare i barconi coi migranti, scaricandone le responsabilità da una parte sugli “scafisti”, dall’altra affidando il salvataggio dei naufraghi, alla sensibilità della guardia costiera, comunque sottodimensionata per l’immane compito.

Ora Renzi e i camerati, sono rimasti spiazzati dalla Merkel che spalanca le porte ai migranti, andandogli incontro con autobus e treni. Questo è anche l’ennesimo sputtanamento della cosidetta Comunità Europea. Viene a galla anche in questo campo che ogni Stato guarda ai propri interessi, mentre gli stessi Stati nel loro insieme se ne fregano dell’Europa Unita. I padroni tedeschi con in testa la Merkel, ne approfittano per svecchiare la forza lavoro, sostituendola con giovani migranti a salario minimo.

Ai padroni italiani lo svecchiamento della forza lavoro lo ha risolto Renzi, con i licenziamenti facili, l’abolizione della giusta causa nei licenziamenti, salari da fame, il Jobs Act.

Germania, Austria e Ungheria anche l’Inghilterra, collaborano per l’accoglienza dei migranti. L’accoglienza festosa che in alcuni paesi riservano loro operai e strati popolari, non va confusa con l’accoglienza dei padroni e loro governi, chi li festeggiano come nuovi schiavi da sfruttare.

Gli operai immigrati insieme agli operai autoctoni, possono lottare uniti contro lo sfruttamento, organizzare la resistenza perseguendo l’obbiettivo di spezzare le catene della schiavitù del lavoro salariato Gli operai non hanno nazione, né unico colore della pelle. Uniamoci e costruiamo il Partito Operaio.

Saluti operai

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.