L’economia dello zero virgola, la propaganda e i dati veri

Redazione di Operai Contro, nell’ultima settimana il governo Renzi ci ha dato una certezza: lui e Poletti i numeri li sanno dare bene, peccato però che non corrispondano mai a realtà. Poletti gonfia i numeri relativi alla crescita occupazionale, Renzi via tweet gonfia i numeri degli accessi expo e si pavoneggia. Quelli dell’economia e della ocupazione sono numeri irrisori da zero virgola appunto, rimaneggiati per renderli più significativi tanto da presentarli in un comico discorso di autunno che tanto ricorda nello stile quello dell’ amico di Renzi Berlusconi. Discorso da cui emerge un unico trend positivo che non riguarda […]
Condividi:

Redazione di Operai Contro,

nell’ultima settimana il governo Renzi ci ha dato una certezza: lui e Poletti i numeri li sanno dare bene, peccato però che non corrispondano mai a realtà. Poletti gonfia i numeri relativi alla crescita occupazionale, Renzi via tweet gonfia i numeri degli accessi expo e si pavoneggia.
Quelli dell’economia e della ocupazione sono numeri irrisori da zero virgola appunto, rimaneggiati per renderli più significativi tanto da presentarli in un comico discorso di autunno che tanto ricorda nello stile quello dell’ amico di Renzi Berlusconi.
Discorso da cui emerge un unico trend positivo che non riguarda l’economia, ma lo stato psitico del premier che si trova oramai in un crescente delirio di onnipotenza.
Anche Squinzi non gradisce i numeri forniti da Renzi, secondo lui la crescita del Pil, secondo l’ Istat dello 0,3%, non è significativa e per giunta è dovuta alle variazioni del prezzo del petrolio e alle variazioni del cambio del dollaro quindi non certo per “merito” del famigerato JobAct.  Il sole 24 ore rincara la dose contro Renzi; sostenendo che  con gli zero virgola non si ha crescita sostanziale per uscire dalla crisi; per parlare di crescita si deve essere sul 1,5/2% sostiene il quotidiano dei padroni.
Parlando dell’occupazione anche qui si ha una variazione ridicola e pari a solo lo 0,5% e con buona probabilità dovuta all’aumento dell’occupazione stagionale legata al turismo.
La disoccupazione giovanile è diminuita del 2,5% ma resta talmente spaventosa che nemmeno una variazione del 10% sarebbe accettabile; siamo sempre e comunque infatti a oltre il 40%.
Nella manipolazione  dei dati, per renderli più positivi,  si gioca molto anche sul numero dei cosidetti  inattivi, cioè di chi non sta cercando lavoro, e  per assurdo più aumenta il numero di chi non ha più speranza e quindi non cerca più minore sarà il numero di disoccupati. Ci dovrebbero spiegare come viene calcolato questo numero di inattivi…
 Il governo cerca di far notare che sono aumentati i numeri dei contratti a tempo indeterminato peccato però che di fatto con il JobAct lavori a tempo indeterminato veri non esistono più.
Per noi alla fine conta solo che,  con i discorsi dello zero virgola di Renzi abbronzato e sorridente di ritorno dalle vacanze, gli operai non mangiano.
Gli operai devono continuare un po ovunque a lottare per tenere aperte le loro fabbriche altro che aumento dell’occupazione!
Chissà se esiste poi almeno una donna del sud che secondo Renzi ha trovato lavoro? e se esiste chissà che condizioni di lavoro avrà dovuto accettare? quanto durerà il suo impiego? Probabilmente fino al termine della stagione turistica,  e poi? Dovrà ascoltare ancora Renzi che sul finire dell’ anno ci saluterà di ritorno magari da Curmayeur sorridente e ci riporterà ancora degli  zero virgola?
CC
Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.