Decreti attuativi Jobs Act : rinviato il controllo a distanza dei lavoratori

Poletti il ministro imbroglione dei dati falsi degli occupati ce la mette tutta per cercare di sbloccare la situazione che ferma l’approvazione da parte del Cdm degli ultimi 4 decreti legislativi della nuova riforma del lavoro: Semplificazioni, riordino ammortizzatori sociali, delega sui servizi per l’impiego e infine attività ispettorati del lavoro. Le ultime notizie dicono che saranno pronti solo per venerdì 4 settembre. Il dlgs del controllo a distanza dei lavoratori che riguarda il decreto delle Semplificazioni era stato già rinviato poche settimane fa perché violava l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori che… vieta di utilizzare gli impianti audiovisivi […]
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Poletti il ministro imbroglione dei dati falsi degli occupati ce la mette tutta per cercare di sbloccare la situazione che ferma l’approvazione da parte del Cdm degli ultimi 4 decreti legislativi della nuova riforma del lavoro: Semplificazioni, riordino ammortizzatori sociali, delega sui servizi per l’impiego e infine attività ispettorati del lavoro. Le ultime notizie dicono che saranno pronti solo per venerdì 4 settembre. Il dlgs del controllo a distanza dei lavoratori che riguarda il decreto delle Semplificazioni era stato già rinviato poche settimane fa perché violava l’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori che… vieta di utilizzare gli impianti audiovisivi di sorveglianza e le attrezzature in dotazione ai dipendenti per controllare a distanza i lavoratori.

La commissione del lavoro presieduta da Cesare Damiano del PD ora pare che abbia trovato un punto che stabilisce la modifica per far passare il nuovo dlgs. In pratica quando il padrone vuole monitorare con telecamere il suo patrimonio aziendale o i suoi dipendenti sarà obbligatorio discutere con i sindacati per ottenere il consenso attraverso un accordo sindacale. Facile immaginare che in questo modo si creano le condizioni e le possibilità per i padroni di tener sotto controllo tutti i movimenti dei propri lavoratori nei posti di lavoro durante la loro attività. Non è finita qui, qualora venga dato il consenso sindacale al padrone per il controllo a distanza, tutte le informazioni raccolte potrebbero anche servire poi per eventuali provvedimenti disciplinari connessi al rapporto di lavoro. I padroni da parte loro hanno solo l’obbligo di avvertire i dipendenti degli eventuali controlli a distanza con il rischio che il mancato rispetto di una adeguata informativa viene sanzionato penalmente.

In sostanza nulla a favore degli operai, già controllati finora da capi e capetti, veri cani da guardia, leccaculo e ruffiani che ora rischiano di essere controllati loro stessi dai padroni.

Poletti grande amico dei padroni della Legacoop con i precedenti decreti del Jobs Act ha già favorito i padroni anche delle grandi aziende nei licenziamenti degli operai eliminando sopratutto la possibilità di essere reintegrati in fabbrica.

Renzi da sempre filopadronale con il suo ministro del lavoro Poletti devono solo compiere il mandato affidato loro dai padroni in Italia, la nuova riforma del lavoro che serve per sfruttare sempre più gli operai con salari sempre più bassi.

Se i sindacati non sono in grado di organizzare lotte e scioperi per fermare Poletti e Renzi noi operai ci dobbiamo sbrigare per organizzarci in proprio, da subito nelle fabbriche.

Anselmo operaio di Brescia

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