Lacrime di coccodrillo a pioggia dopo i 700 annegati.

Redazione, vi chiedo di pubblicare questo scritto di Jacopo Fo So bene che è uno scritto pieno di cose che non condivido, ma può servire per il dibattito. Può servire per capire che i migranti tra il rischio di morire uccisi nel mediterraneo, e la sicurezza di morire di fame nei loro paesi non hanno scelta Morte ai padroni Un Senegalese JACOPO FO Forse adesso l’aviazione italiana bombarderà tutti i barconi fatiscenti ancorati nei porti libici. Speriamo che lo facciano senza i migranti dentro. Ma comunque sarà un’azione inconcludente. Perché le ragioni di questo massacro sono altrove. Ad esempio […]
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Redazione, vi chiedo di pubblicare questo scritto di Jacopo Fo

So bene che è uno scritto pieno di cose che non condivido, ma può servire per il dibattito.

Può servire per capire che i migranti tra il rischio di morire uccisi nel mediterraneo, e la sicurezza di morire di fame nei loro paesi non hanno scelta

Morte ai padroni

Un Senegalese

JACOPO FO

Forse adesso l’aviazione italiana bombarderà tutti i barconi fatiscenti ancorati nei porti libici. Speriamo che lo facciano senza i migranti dentro.
Ma comunque sarà un’azione inconcludente.
Perché le ragioni di questo massacro sono altrove.
Ad esempio nei campi profughi spesso in mano alla criminalità, dove si accalcano secondo alcuni 3 milioni di persone.
Cosa deve fare questa gente se non cercare di fuggire?
Cosa si sta facendo? Tanto poco.
Soccorrere i profughi non è solo un’azione umanitaria, è lo strumento più potente per combattere il terrorismo.
Lo dice il Papa, lo dice il Presidente della Repubblica: solo vincendo la lotta contro la miseria e la disperazione si può vincere il terrorismo.
Si calcola che riducendo del 50% le spese militari delle nazioni ricche potremmo cancellare fame e analfabetismo.
Utopico. E non basterebbe in realtà. Dovremmo anche smettere di sostenere golpisti e governi corrotti.
Utopico.
E poi bisognerebbe anche smetterla di distruggere le economie dei paesi poveri con la concorrenza sleale.
Grazie all’unificazione dei mercati sono stati recentemente aboliti gli ultimi scampoli di dazi doganali. In teoria è una cosa buona: le merci circolano liberamente e i consumatori se ne avvantaggiano.
Ma l’Occidente sta conducendo un colossale imbroglio: la nostraagricoltura è pesantemente finanziata. Questo fa sì che i pomodori italiani, cinesi o americani possano arrivare nei Paesi africani a un prezzo inferiore al costo del pomodoro dei contadini locali.
Si tratta di una questione semplice da capire, quanto incredibile. Ilcibo in Italia costerebbe di più se l’agricoltura non fosse finanziata con i soldi pubblici.
E così l’industria alimentare dei Paesi ricchi sta mandando in malora i contadini dei Paesi poveri, che quindi diventano disperati che cercano di venire a vivere da noi. Oppure si arruolano nell’Isis per sterminarci.
Un cerchio perverso di cui pochi parlano. Alex Zanotelli, come sempre un grande, ha speso parole molto forti su questo a Coffee Break. Ma pochi hanno dato eco a quel che ha detto.
Ma il fatto resta anche se sotto silenzio.
Per riequilibrare la situazione bisognerebbe impedire che i prodotti agricoli dei Paesi ricchi vengano venduti sottoprezzo nel terzo mondo.
Ma come fai a togliere i sussidi all’agricoltura?
Un’operazione non semplice.
Un’utopia?
Di certo sarà dura trovare un leader politico di un paese ricco che vada a gridare in televisione che se non togliamo i sussidi all’agricoltura condanniamo milioni di persone alla fame e alimentiamo il terrorismo e la fuga dai paesi poveri.
Forse bisognerà inventarsi qualche cosa di geniale.
Credo che ci riusciremo perché è sempre più antieconomico affrontare gli effetti di questa guerra commerciale agricola e della politica imperialista.
Quanto ci costano le misure sempre maggiori di sicurezza?
Quanto ci costa questo fiume di profughi che preme alle nostre frontiere?
Molto di più di quanto ci costerebbe interrompere la guerra commerciale e l’appoggio ai regimi infami.
Alla fine è solo una questione di soldi: in un mondo globalizzato la guerra e la fame non convengono più. Serve un minimo di ricchezza per comprare una cellulare.

L’unico problema sono alcuni milioni di morti in più o in meno.
Annegheranno nelMediterraneo, saranno uccisi nelle strade di villaggi lontani, marciranno in prigione perché hanno parlato di democrazia, agonizzeranno nei campi profughi. E un numero ben maggiore annegherà nella salsa di pomodoro italiana.
Io mi chiedo: come è possibile che ci sia questa ottusa insensibilità al dolore degli altri esseri umani. A me viene da piangere ogni volta che guardo il telegiornale e cambio canale.
Provo un immenso orrore pensando ad un uomo, con la mia stessa faccia, che se ne sta mille chilometri da qualche altra parte, in piedi sopra una montagnola di terra, e guarda intorno a sé e non vede alcuna possibilità di vivere un’esistenza degna. Da nessuna parte.
E mi sento umiliato dal non poter fare quasi niente per lui. Certo posso sostenere le campagne umanitarie come posso…Le associazioni del volontariato fanno tanto, tantissimo, a rischio spesso della vita, ma affrontano l’oceano armate di secchielli… Vorrei poter fare qualche cosa che veramente fosse risolutivo per quell’uomo.
Penso che la mia vita sarebbe migliore se ci riuscissi.
Lui ci serve vivo e in grado di costruire insieme a noi un mondo migliore. Non possiamo permetterci di perdere neanche un uomo, una donna, un bambino.
Sono o non sono i nostri fratelli?
Vedi anche” È la fine delle guerre!

Qui l’appello di Terra Madre per la realizzazione del progetto10.000 orti in Africa.
L’appello è rivolto ai giovani contadini, artigiani del cibo, pescatori, nomadi, indigeni che producono il nostro cibo quotidiano.

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1 Comment

  1. luigi

    Jacopo Fo ha ragione il pianto dei politici per i migranti assassinati è il pianto degli assassini
    Jacopo Fo sostiene che il bombardamento dei barconi è un’azione inconcludente. Ha ragione servirebbe solo ad alzare il costo della traversata.
    Jaocopo Fo sostiene che soccorrere i profughi è lo strumento potente per combattere il terrorismo. Qui viene fuori i piccolo borghese.
    Perché parla solo dei profughi? Anche coloro che fuggono dalla morte per fame vanno aiutati.
    Ma i primi terroristi Jacopo Fo li ha proprio in casa: i padroni.
    Speriamo che il povero Fo capisca che coloro che lottano contro i padroni vengono chiamati terroristi, ma sono solo coloro che si ribellano ai padroni.
    Combattere il terrorismo dei padroni e prima di tutto dei padroni italiani, vuol dire soccorrere veramente i profughi.
    Sono i padroni e la loro economia che sviluppa le guerre e la fame
    Solo gli operai che lottano contro il lavoro salariato sono i nemici terribili dei padroni
    Jacopo Fo la smetta di fare il piccolo borghese buono al servizio dei padroni.