IL CAPITALISMO ONESTO ?

Redazione di Operai Contro, il capitalismo è basato sullo sfruttamento degli operai: il lavoro salariato Non esiste un capitalismo in cui gli operai non vengano assassinati dai padroni. I capitalisti si danno delle regole perché la loro società non sia un far west. Però ogni padrone è pronto ad infrangere le regole per battere la concorrenza. La crisi costringe i padroni ad infrangere costantemente le regole. La corruzione, le tangenti, le truffe, la complicità con le organizzazioni criminali sono la normalità del capitalismo La guerra, la fame, la miseria, la morte, queste sono i prodotti del capitalismo I politici […]
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Redazione di Operai Contro,

il capitalismo è basato sullo sfruttamento degli operai: il lavoro salariato

Non esiste un capitalismo in cui gli operai non vengano assassinati dai padroni.

I capitalisti si danno delle regole perché la loro società non sia un far west.

Però ogni padrone è pronto ad infrangere le regole per battere la concorrenza.

La crisi costringe i padroni ad infrangere costantemente le regole.

La corruzione, le tangenti, le truffe, la complicità con le organizzazioni criminali sono la normalità del capitalismo

La guerra, la fame, la miseria, la morte, queste sono i prodotti del capitalismo

I politici e gli amministratori della società capitalista sono dei parassiti che vivono delle briciole concesse dai padroni.

I politici e gli amministratori sono i primi ad infrangere le regole

Operai non può esistere il capitalismo onesto.

Più la crisi avanza, più i padroni devono eliminare la facciata democratica ed eleggere a loro rappresentanti gangster, assassini e ladri.

La magistratura che dovrebbe far rispettare le regole si schiera con le varie fazioni di padroni, ma è compatta contro gli operai.

Operai solo seppellendo la società dei padroni, eliminando il lavoro salariato, ci potrà essere un cambiamento

Operai per questo dobbiamo  organizzare il nostro partito, dobbiamo organizzare la guerra contro i padroni

Operai, o seppelliamo la società dei padroni, o ci condanniamo alla schiavitù

Un operaio di Torino

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